"Che il Superbonus abbia avuto un costo non ci sono dubbi e lo hanno detto tutti". L'economista Nicola Rossi, ex presidente dell'Istituto Bruno Leoni, smentisce così il leader del M5S, Giuseppe Conte che, in più occasioni pubbliche, ha definito il Superbonus una misura gratuita per le famiglie, ma non per lo Stato.
Perché lei non condivide tale affermazione?
“Andare in giro a fare comizi in cui si promettono ristrutturazioni della casa gratuite è un’idea degradante della politica. Bisognerebbe dimostrare che quello che è accaduto dipenda tutto dal Superbonus e chi ha provato a farlo non è arrivato alle conclusioni di Conte. Francamente, il suo è un argomento molto debole”.
Ma, alla fine, il Superbonus quanto è costato?
“Qui, però, non si sta parlando tanto del Superbonus, ma di una modalità di attuazione di misura di agevolazione. Il problema è la cedibilità dei crediti perché, nel momento in cui accetto che vi sia, è come se io trasformassi il debito che ha le sue scadenze e sono a medio-lungo termine in qualcosa di immediato. Può piacere o non piacere l’agevolazione, ma bisogna capire che il governo è intervenuto non per azzerare il Superbonus. L’esecutivo ha solo bloccato la cessione che trasformava il senso stesso dell’agevolazione, rendendola immediatamente liquida con conseguenze evidenti sul deficit. È, infatti, sbagliato sostenere che il Superbonus incida solo sul deficit e non sul debito. Questo segnala una conoscenza molto labile dell’economia”.
La misura del governo, dunque, è stata giusta?
“Assolutamente sì anche perché ha una valenza generale perché è il primo momento in cui, come aveva detto chiaramente anche il presidente Draghi, si mette fine alla stagione dei bonus, uno dei punti più bassi della politica italiana. Una delle traduzioni possibili del termine bonus è regalia, ossia ciò che il sovrano elargisce gratuitamente al suddito”.
Come valuta la soluzione che si prospetta di usare l’F24 per il pregresso?
“Bisogna far i conti con
attenzione, ma bisogna trovare una soluzione per il pregresso. Condivido l’idea del presidente di Confindustria di far acquistare questi crediti dalle aziende di modo tale che queste facciano fronte ai loro obblighi fiscali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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