I punti chiave
Le dichiarazioni incriminate e in grado di far scoppiare nuovamente una forte tensione tra israeliani e palestinesi sono state pronunciate nello scorso mese di agosto. Ma sono divenute pubbliche soltanto nelle ultime ore. Abu Mazen, successore di Arafat alla guida sia del partito Al Fatah che dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anm), ha in particolare parlato dell'Olocausto durante la Seconda guerra mondiale come di un fatto causato "dall'attività di usura portata avanti dagli ebrei in Europa". Parole subito condannate da Israele, il cui rappresentante all'Onu ha accusato Abu Mazen di negazione dell'eccidio perpetuato durante la seconda guerra mondiale.
Le parole di Abu Mazen
Il presidente palestinese ha espresso le sue considerazioni durante un comitato rivoluzionario di Al Fatah, il partito fondato dal suo predecessore Arafat e per lungo tempo unica guida politica dell'Anm. Secondo Abu Mazen, le ragioni dell'Olocausto non vanno ricercate nell'antisemitismo. Nel suo discorso, riportato dal centro studi Memri, il leader palestinese ha negato ogni movente razziale da parte di Adolf Hitler.
"Tutti sanno - ha detto Abu Mazen nel suo discorso al comitato rivoluzionario di fine agosto - che nella prima guerra mondiale Hitler era un sergente. Combatteva gli ebrei perché si occupavano di usura e di traffici monetari. A suo parere erano impegnati in sabotaggi, e perciò li odiava. Ma un punto deve essere chiaro: non aveva a che vedere con semitismo o antisemitismo".
Puntualizzare questo aspetto per Abu Mazen non vuol dire soltanto attuare una revisione storica, ma sottolineare ai membri del suo partito un punto su cui spesso i palestinesi hanno battuto per giustificare il proprio astio verso Israele. Ossia, rivendicare il fatto che gli attuali ebrei israeliani non hanno origini semite e non sono i discendenti degli ebrei che dimoravano in Palestina nell'antichità.
"Gli ebrei europei non sono di stirpe semita e sono semmai i discendenti del regno dei Cazari, situato a suo tempo nel Caucaso - ha proseguito Abu Mazen nel discorso riportato dal centro Memri - Viene detto che Hitler uccise gli ebrei in quanto tali, che l'Europa odiava gli ebrei perché tali. Non è vero. Gli ebrei erano odiati per il loro ruolo sociale, non per la loro religione".
In tal modo, oltre a sottolineare un'origine non mediorientale degli attuali israeliani, Abu Mazen ha anche messo in cattiva luce la popolazione europea perseguitata durante il nazismo. Due aspetti che non mancheranno di causare polemiche. Anche perché, sotto il profilo prettamente politico, Al Fatah e Anm già da 30 anni riconoscono Israele e il diritto all'esistenza di Israele. Per cui gli argomenti proposti ad agosto da Abu Mazen sembrano portare indietro di almeno tre decadi le lancette dell'orologio.
Le reazioni in Israele
Il primo a intervenire ufficialmente contro le frasi del leader palestinese, è stato il rappresentante di Israele all'Onu, Gilad Erdan."Mentre diffonde puro antisemitismo - ha scritto il diplomatico su X/Twitter - Abu Mazen paga terroristi palestinesi perché uccidano israeliani e li incoraggia pubblicamente. Il mondo deve ritenerlo responsabile dell'odio che egli diffonde".
Nearly two years ago the UN adopted a resolution I initiated to combat Holocaust denial and distortion. Yet shamefully, in two weeks, President Abbas, a man who publicly blames the Jews for the Holocaust - the ultimate form of Holocaust denial - will take the stage in the very… pic.twitter.com/pbxdK2h9YL
— Ambassador Gilad Erdan גלעד ארדן (@giladerdan1) September 6, 2023
Altre reazioni molto critiche sono arrivate anche dalla stampa israeliana.
In particolare, c'è il timore che le parole di Abu Mazen possano incidere e non poco nell'attuale contesto già molto teso tra israeliani e palestinesi. Negli ultimi mesi infatti il terrorismo è tornato a colpire in Israele, mentre nei territori palestinesi l'esercito dello Stato ebraico è più volte intervenuto con azioni militari rivolte contro cellule estremiste.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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