Un "reset" nella leadership ucraina per immaginare una necessaria "ripartenza" nella guerra contro la Russia. Incalzato dalle domande del direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha commentanto con grande franchezza le voci circolate negli ultimi giorni circa la sua presunta decisione di rimpiazzare Valerii Zaluzhnyi, capo delle forze armate di Kiev, dopo mesi di tensioni. "È una questione che riguarda le persone che devono guidare l'Ucraina" ha spiegato Zelensky nell'intervista andata in onda questa sera al Tg1.
"Sicuramente un reset, un nuovo inizio, è necessario. Quando parliamo di questo, intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello stato, non solo di un singolo settore come quello militare. Io sto riflettendo su questo, è vero". È una questione, ha spiegato il leader ucraino, "che riguarda tutto il gruppo dirigente che guida la macchina del Paese, che è grande e complessa. Se vogliamo vincere, dobbiamo tutti spingere nella stessa direzione, convinti della vittoria. Non possiamo essere scoraggiati, farci cadere le braccia. Dobbiamo avere le energie giuste, positive, indipendentemente dagli stati d'animo negativi che ci possono cogliere in certi momenti. Le negatività vanno lasciate a casa. Non possiamo assumere atteggiamenti difensivi e rinunciatari" ha sottolineato.
"La guerra può arrivare da voi"
Parole, quelle di Zelensky, che sembrano essere dirette proprio al generale Zaluzhnyi, che si era espresso, già all'inizio di novembre, con un certo pessimismo rispetto alle sorti del conflitto, quando in un'intervista rilasciata alla rivista Time aveva spiegato che la controffensiva era ferma e che Kiev non può avanzare perché è subentrato “lo stallo”, una guerra di trincea "come nella prima guerra mondiale". Ma oltre alla situazione interna del Paese, nell'intervista concessa a Chiocci il leader ucraino ha voluto lanciare anche un duro monito agli europei: "Agli europei voglio dire che la guerra può arrivare da voi perché abbiamo a che fare con Putin e quando la guerra arriverà nessuno sarà pronto" ha affermato. "Come farà l'Europa se arriverà l'esercito russo? Sarà uno shock. Dov'è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? Inizierà una guerra globale, con tante perdite. Chi ne parla? Nessuno".
"Draghi e Meloni dalla nostra parte"
Rispetto alla posizione dell'Italia, Zelensky ha voluto ringraziare il nostro Paese per gli aiuti, elogiando anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e spiegando che "è una persona molto seria e molto forte" che ha influenzato positivamente "la decisione di aprire i negoziati di adesione all'Ue". Il presidente ucraino ha detto inoltre di essere determinato e di non aver mai pensato di mollare: "No, amo e difendo l'Ucraina. Sono ucraino. Questo è il mio dovere, lo devo fare. Altrimentii non riusciremo a resistere. Non ho mai pensato di mollare non si può credere alla vittoria del male, noi vinceremo".
Ricordando inoltre i successi militari nel Mar Nero, Zelensky ha voluto sottolineare che, sebbene a quasi due anni dall'inizio dell'invasione russa il 26% del territorio ucraino sia ancora occupato, "l'esercito russo non riesce ad avanzare in maniera significativa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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