Si può. A leggere le cronache e soprattutto a vedere le immagini, per una volta l'american dream, il sogno americano, parte da un lotto di case popolari della Garbatella e si realizza con alle spalle il camino bello ardente dello Studio ovale alla Casa Bianca. Con di fianco il presidente degli Usa Joe Biden che ha appena finito di cantarle Georgia on my mind. Ora, per evitare di inquinare tutto con la scontata polemica politica che si trasforma in invidia e quindi in critica (nel migliore dei casi) dato che la Georgia questa volta è la leader di Fratelli d'Italia e attuale presidente del consiglio, potrebbe valer la pena di spersonalizzarla per cogliere tutti gli aspetti di speranza e
di gioia della vicenda. Roba da condividere e trasformare in energia da trasmettere a tutti indistintamente, soprattutto a figli e nipoti che il sogno del futuro possono averlo ancora intatto. Qualcosa già raccontato, ovviamente spostando tutti i riferimenti biografici per non essere, Dio scampi, irriguardosi, da quel Pretty Woman diventato il manifesto del cinema e dell'estetica postmoderna che non a caso fa schizzare lo share anche dopo l'infinità di prime serate tivù. Perché il sogno, il futuro e dunque la speranza sono il lieto fine che tutti ci può accomunare. Al di là di qualunque divisione sociale e soprattutto ideologica. E probabilmente proprio nel saper incarnare tutto questo, sta una buona parte del successo di Giorgia Meloni (nella foto), il cui compito è ora saper trasformare
in azioni di governo l'aspettativa e la grande fatica fatta per arrivare a farsi abbracciare da Biden, un democratico perdipiù.
Certo, la prima volta a Washington era stata un indizio, ma ora è arrivato il secondo. A diventare una prova della sua capacità di saper gestire interno ed esteri manca davvero poco. E per una ragazza partita dalla Garbatella, è davvero tanto. Ma anche per chi ora può sognarlo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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