Marina Berlusconi: "Spero Trump non sia il rottamatore dell'Occidente"

La primogenita del Cavaliere è stata intervistata da Il Foglio e ha espresso i suoi pensieri sull'attualitò geopolitica mondiale che mai come in questo periodo è in rapido cambiamento

Marina Berlusconi: "Spero Trump non sia il rottamatore dell'Occidente"
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Marina Berlusconi ha rilasciato un'intervista a Massimo Cerasa, direttore del quotidiano Il Foglio, che in edicola con l'edizione di domani e ha affrontato i principali temi dell'attualità, tra i quali anche l'evoluzione dei rapporti geopolitici con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La primogenita di Silvio Berlusconi ha analizzato quanto fatto finora dal tycoon e quanto annunciato, in relazione alle sue posizioni, sottolineando che "per il momento non si può ignorare che molti dei primi interventi" hanno sì portato "qualche vantaggio immediato agli Stati Uniti, ma alla lunga la sua strategia di mettere gli altri Paesi continuamente sotto pressione si trasformerà in una forza centrifuga sempre più violenta, capace di separare e dividere la comunità occidentale". La speranza espressa dalla presidente di Mondadori è che "il Paese che è sempre stato il principale garante dell'Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare lui il 'rottamatore' dell'Occidente stesso, demolendo così tutto quello che l'America è stata negli ultimi ottant'anni".

Entrando nel merito della guerra tra Ucraina e Russia, Marina Berlusconi ha dichiarato che "per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca". All'Ucraina, ha proseguito, "spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza". Nel caso in cui questo non avvenisse e che quella che si venisse a creare fosse "una pace fatta sulla pelle di Kiev e dell’Europa", spiega ancora nella sua intervista, "non credo si potrebbe considerare un bene".

Soprattutto, conclude, se "verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando", l'Europa "dovrà anche fare una seria autocritica".

Nelle anticipazioni dell'intervista de il Foglio, è stato anche reso noto che la presidente di Mondadori ha messo in evidenza l'esistenza di "un problema di concorrenza sleale grande come una casa" perché, spiega, "sono riusciti a imporre nella nostra vita di tutti i giorni la dittatura dell'algoritmo".

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