Se gli elogi di Trump "spariscono"

Il neoeletto Trump ai microfoni della Class Cnbc-Milano Finanza: "Giorgia Meloni è una leader fantastica"

Foto social pubblicata da Giorgia Meloni, con Donald Trump, all'Eliseo
Foto social pubblicata da Giorgia Meloni, con Donald Trump, all'Eliseo
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«Amo l'Italia e Giorgia Meloni è fantastica come persona e come leader». Lo ha affermato giovedì Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti d'America ai microfoni di Class Cnbc-Milano Finanza nel parterre di Wall Street, dove il leader repubblicano si è recato per suonare la campanella d'inizio seduta. Trump ha poi dichiarato che lavorerà volentieri con Meloni e alla domanda di Class Cnbc se pensa di ricorrere alla premier italiana per parlare con l'Europa, Trump ha risposto con un secco «sì».

Vi sembra una notizia? A noi sembra una signora notizia. Per più motivi. Anzitutto, visti i timori che agitano l'Europa in materia di dazi potenziali

in arrivo da Washington, il fatto di godere di un rapporto privilegiato con il neopresidente americano è per l'Italia motivo di rasserenamento. Che probabilmente avrà conseguenze anche in materia di interscambio commerciale e finanziario, con benefici indubbi per la nostra economia. In secondo luogo appare rilevante che non sia più solo l'Economist a definire Meloni «nuova carta vincente dell'Europa» o «ponte tra Bruxelles e la Washington di Trump», ma è lo stesso presidente degli Stati Uniti che dichiara di voler dialogare «con l'Europa» attraverso la premier Meloni. Poi magari le cose non andranno proprio così, la diplomazia ha le sue regole e fatalmente anche Trump vi si dovrà uniformare, in certa misura. Resta il fatto che all'insorgere di incomprensioni, è presumibile che il compito di rifluidificare

il rapporto tra le due amministrazioni verrà affidato all'«ambasciatrice» Meloni. Non male per un'Italia che con l'approdo della leader di FdI al governo la si voleva isolata in Europa e nel mondo. Tutto ciò, non è una grande notizia? Eppure ieri la gran parte dei quotidiani l'ha affogata in poche righe quando non ignorata.

Trovo giusto che la stampa d'opposizione faccia il suo, pure severamente quando ritiene che vi siano le ragioni. Ma ignorare o quasi una notizia di grande rilevanza, non è questo, cari colleghi giornalisti, che ci hanno insegnato quando studiavamo le prime regole del nostro mestiere.

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