Se la sinistra ama i poveri solo quando stanno lontani

Il capo del Labour inglese Miliband si fa fotografare mentre fa l'elemosina, ma sgancia solo 2 penny. E Hollande chiama gli indigenti "gli sdentati"

Se la sinistra ama i poveri solo quando stanno lontani

L'indomito difensore dei derelitti non regge certi spettacoli umani. Nel suo animo si agitano i sentimenti più tumultuosi: rabbia per le ingiustizie sociali, pietà per la disperazione, compassione per gli esclusi. Insomma tutto quello che alimenta i suoi slanci ideali e la sua militanza politica nella sinistra radicale. È un attimo, sui marciapiedi di Manchester: Ed Miliband, leader dei laburisti inglesi, incubo dei ricchi e dei conservatori, si ritrova davanti la mano protesa di una giovane mendicante. La ragazza non lo immagina neppure, ma questa è la sua giornata fortunata. Su quello stesso marciapiede potrebbe passare un avido, un cinico, un egoista dell'altra sponda, invece il caso vuole che stavolta ci sia proprio lui, il valoroso Ed, difensore braveheart di tutti i miserabili. E chi lo tiene, in un'occasione del genere: eccolo mettere fulmineamente la mano in tasca e rispondere subito, senza indugi, senza badare a spese, alla richiesta d'aiuto. Due pence . La cifra convertita in euro ammonta a due centesimi e mezzo di euro. La giovane mendicante prende e mette via, tutto fa brodo. Ma l'incontro con il paladino dei poveri non cambia la sua vita e nemmeno il menu di uno spuntino: no, non è questa la sua giornata fortunata.

È da dire che anche quella del leader laburista non sembra molto fortunata. I fotografi lo riprendono proprio nel momento esatto del grande gesto. Come riferiscono i giornali del Regno Unito, l'espressione riesce a essere persino peggio della donazione, a metà tra il «terrorizzato» e l'«imbarazzato». Ed è subito caso.

Per arginare in qualche modo l'ondata di indignazione (alle volte il singolo gesto vale più di mille discorsi cosmici), i portavoce di Miliband si precipitano a fornire una ben diversa ricostruzione, tacciando di bieco opportunismo politico la campagna montata contro il leader. «Bisogna guardare bene le immagini: non sono solo sue pence, è una manciata di monetine». Rivedendo con la lente d'ingrandimento, pare che in effetti le monete possano essere più di due, ma al massimo cinque, comunque tutte inequivocabilmente di rame, dunque da uno o due penny. Il ricalcolo alla moviola riesce ad essere più penoso del gesto stesso, ma per dovere di cronaca va concesso a Miliband di aver dato fino a dieci pence (nella migliore delle ipotesi, in tutto venti centesimi di euro). Nella sostanza però, come fanno notare i giornali più sarcastici, per capire davvero quanto i poveri facciano breccia nel cuore d'oro di Miliband basta vedere la sua espressione. Schifata.

Nessuno scandalo, ad ogni modo. Non saranno gli inglesi a rivelarci questa nuova verità. Che tanti guru pauperisti e rivoluzionari non abbiano un feeling speciale con la materia che trattano - l'umanità miserabile - è risaputo. Un conto è parlarne, un conto è metterci mano. In giro per salotti ci sono fior di cervelli che si battono, corpo e anima, giorno e notte, per la causa del popolo.

Ma per piacere non chiediamo a questi cervelli di uscire dalla teoria e scendere nella pratica. Andiamoci piano: questo popolo deve stare al suo posto. Non può pretendere di mettersi agli incroci per pulire il parabrezza, non può rompere l'anima sotto gli ombrelloni dell'Argentario con le sue stupide collanine, non può accalcarsi in autostrada con questi suoi volgari esodi, proprio quando bisogna raggiungere il Forte per l'ora di cena. Certe volte il popolo suda e puzza, dannazione. L'ha ben detto pure Hollande, il braveheart francese che vuole stangare di brutto i ricchi: nel suo lessico democratico i poveri sono detti confidenzialmente «i senzadenti», come racconta con compiaciuta perfidia Valérie Trierweiler.

Sono fatti così, certi leader duri e puri. Sono troppo presi dalla battaglia ideale perché si possa chiedere loro di sporcarsi le mani.

E comunque, sull'episodio della mendicante, i portavoce di Miliband non hanno voluto scendere al livello delle squallide critiche.

Da veri signori, hanno evitato di far notare che il leader non ha neppure chiesto il resto.

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