"Accordo sui presidenti di Camera e Senato". Il centrodestra trova la quadra?

Fazzolari assicura: "Un accordo c'è, non ci sono problemi". Meloni: "Non c'è tempo da perdere". La Russa: "Tutto procede positivamente"

"Accordo sui presidenti di Camera e Senato". Il centrodestra trova la quadra?

Il centrodestra ha raggiunto una quadra sull'elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato. Ad assicurarlo è stato Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d'Italia, che ha reso conto dell'intesa trovata dai partiti della coalizione per quanto riguarda la presidenza delle due Camere: "Non ci sono problemi, un accordo c'è". L'esponente di FdI ha inoltre garantito che sulla formazione della squadra di governo "non ci sono state mai particolari criticità" visto che "come sempre si tratta di trovare un incastro".

La sensazione è che si vada in questa direzione: Montecitorio alla Lega e Palazzo Madama a Fratelli d'Italia. L'ottimismo è unanime. Anche il deputato Andrea Delmastro ha giurato che domani "il parto sarà rapido e indolore". Il senatore Ignazio La Russa si è detto ottimista e ha smentito presunte divisioni: "Tutto procede positivamente per la coalizione". Gli ha fatto eco Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: "La storia dimostra che il centrodestra, quando è stato chiamato a governare, lo ha sempre fatto con competenza, unità e responsabilità".

L'appello della Meloni

Nel frattempo si registra un appello ben preciso da parte di Giorgia Meloni che, arrivando negli uffici del suo gruppo alla Camera, ha fatto notare come l'attuale circostanza non possa tollerare slittamenti: "Non possiamo perdere tempo, la situazione dell'Italia non è facile". L'intenzione è quella di eleggere il nuovo presidente del Senato già nella giornata di domani. In tal senso ha riferito che il rapporto con gli alleati è limpido: "Sono ottimista. Mi pare che le cose vadano bene, lavoriamo, lavoriamo. Saremo pronti".

Le ipotesi

Per la Camera si fanno i nomi di Riccardo Molinari e Giancarlo Giorgetti in quota Lega, anche se all'attuale ministro dello Sviluppo economico potrebbe essere riservato un dicastero. Sul nome di Giorgetti si potrebbe trovare un convergenza esterna: fonti di Azione dichiarano che come presidente della Camera "sarebbe una figura perfetta, di assoluta garanzia istituzionale e di grande equilibrio". Al Senato circolano le ipotesi di Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia) e di Roberto Calderoli (Carroccio).

Il vertice del centrodestra

Più tardi, verosimilmente nel pomeriggio, dovrebbe tenersi un vertice a tre. Attorno al tavolo dovrebbero esserci Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. "Ci vedremo più tardi", ha confermato l'aspirante premier. Che rimane in costante contatto con gli alleati per farsi trovare pronti appena il presidente della Repubblica darà l'incarico per formare il nuovo governo. I dialoghi vanno avanti nella volontà di sbrogliare gli ultimi nodi e riempire le ultimissime caselle dei ministeri.

Il senatore Giovanbattista Fazzolari ha sottolineato che la riunione dei leader di questo pomeriggio "serve a delineare meglio il quadro".

Il deputato Andrea Delmastro ha assicurato che la lista dei ministri verrà presentata "in tempi record". Dunque ha messo a tacere le voci su presunte spaccature e chissà quali intoppi nei rapporti all'interno del centrodestra.

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