Le accuse di Buzzfeed al M5S: "Hanno consenso grazie a bufale"

L'analisi della testata stanutitense: dietro il M5S una "macchina di propaganda" fatta di disinformazione. Che fa guadagnare un sacco di soldi ai vertici

Le accuse di Buzzfeed al M5S: "Hanno consenso grazie a bufale"

Il "fenomeno Cinque Stelle"? Si fonda sulle bufale. È quello che emerge da un'inchiesta del sito statunitense Buzzfeed realizzata da Alberto Nardelli e Craig Silverman.

I due hanno analizzato la rete che governa e tiene le redini del movimento. Una rete ben organizzata - alla faccia della politica "dal basso" di facciata - di cui il blog di Beppe Grillo non ne è che una piccola parte e fatta di diversi siti di controinformazione, come TzeTze o La Cosa, controllati dalla Casaleggio Associati e che "rigurgitano le campagne del M5S e e gli attacchi ai suoi rivali politici". "Una rete tentacolare di siti web e account di social media che diffondono notizie false, teorie del complotto e storie filorusse", spiega la lunga analisi, che punta il dito su lanci del tipo "la verità che ci stanno nascondendo" con un "martellamento incessante". E che parla anche di una "macchina da propaganda" che porterà l'Italia ad essere uno dei primi Paesi in cui la disinformazione avrà ricadute sulla politica.

In larga parte l'inchiesta spiega dettagli già noti al pubblico italiano: si parla di un movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che cavalca la stessa onda populista, "anti-establishment e nazionalista" che ha portato all'elezione di Donald Trump.

Il tutto guadagnando sui contenuti pubblicati e fatti circolare sui propri siti, come racconta un ex dipendente di Google: "M5S parla molto di trasparenza, ma grazie al mio lavoro mi sono reso conto che stanno facendo tanti soldi", ha spiegato, sottolienando che è difficile scoprire quanto rendano i portali della Casaleggio Associati grazie alla pubblicaità: "È tutto così confuso... I vertici del partito stanno guadagnando grazie a un aggregatore di notizie false".

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