"Non mi occupo di chi ci ha lasciati ma di chi ci ha sostenuto, non di chi è andato via ma di chi è rimasto e di chi potrebbe venire".
Alla "Summer school" di Giardini Naxos (Taormina), Angelino Alfano tira dritto e ignora le defezioni del partito - e del governo -. Anzi, come per seguire il motto "la miglior difesa, è l'attacco", ne anticipa altre: "I prossimi mesi per noi saranno faticosi perché, dopo tutte tutte le aggressioni, siamo arrivati a quella finale", ha detto il leader di Alternativa Popolare, "Nei prossimi giorni ci sarà ancora più violenza nei nostri confronti. Potremmo avere qualche altra defezione che riesco a immaginare, ma a me questo interessa poco perché da settembre sarà in campo la squadra titolare".
"Non abbiamo mai cambiato partito, nè ideali. Quando hanno chiuso il nostro partito, il Popolo della libertà, ne abbiamo fondato un altro correndo dei rischi", aggiunge Alfano, "Siamo autonomi. A chi dice mai con Ap rispondiamo chiaro che sono arrivati in ritardo, perchè se noi volevamo stare con loro avremmo fatte altre scelte".
E poi, dopo aver attaccato sia Matteo Renzi che Silvio Berlusconi - che "vogliono i nostri voti" -, spiega la sua strategia: restare nella
maggioranza, qualunque essa sia: "Dobbiamo costruire un centro politico che non insegue coalizioni ma indispensabile per chi vuole governare. E noi abbiamo un programma di buonsenso che è inevitabile incrociare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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