"Altro che le adunate dei dem. Noi azzurri i più vicini ai territori"

Il vicepresidente Anci: "I Comuni vero centro della ripresa"

"Altro che le adunate dei dem. Noi azzurri i più vicini ai territori"

«Il partito che in questa legislatura ha lavorato di più, con proposte di legge ed emendamenti, per aiutare i territori (comuni e regioni) è Forza Italia. Altro che le adunate di Letta!» Roberto Pella, parlamentare e vicepresidente dell'Anci non ha dubbi: il comizio monzese del segretario Pd ha avuto il suo effetto mediatico ma ben altro è il peso, concreto, della politica del partito di Silvio Berlusconi».


Qual è il peso dei temi legati al territorio in questa campagna elettorale?


«I Comuni sono i maggiori investitori pubblici con il 25% della spesa globale. Ed è logico, quindi, garantire la governabilità e gestione del territorio. E bene ha fatto Berlusconi ha puntare sulle competenze. Sono tanti gli amministratori locali chiamati a concorrere per entrare in parlamento. Anzi mi consenta di ringraziare a questo proposito la senatrice Lucia Ronzulli che si è spesa molto su questo tema e sulle nostre candidature».


Il Pnrr secondo lei va rivisto?


«Di sicuro i costi dei singoli interventi, grazie al caro energia, sono lievitati. Da questo punto di vista può essere corretto in corso d'opera ma è fondamentale per risollevare i territori. E il futuro governo di centrodestra, insieme con le Regioni (la maggior parte delle quali amministrate proprio dal centrodestra), riusciranno a trovare il modo per sfruttare al meglio l'aiuto che ci viene dall'Europa».


A proposito di territorio, lei proviene da un'area - il Biellese - punta di diamante nel settore tessile.


Forza Italia da sempre si impegna a spingere sul made in Italy e il tessile in questo senso ha bisogno di investimenti e innovazione. In Piemonte, come in Lombardia e nelle Marche serve anche una spinta migliorare le infrastrutture e avvicinare così i nostri prodotti al mercato globale in maniera più competitiva.


Dal punto di vista fiscale il suo partito torna a proporre la flat tax.


«Anche questa proposta rientra in una più ampia politica di aiuto alle imprese e al mondo produttivo. Con la flat tax si liberano risorse e si permette ai datori di lavoro di pagare meglio i propri dipendenti».


Un denominatore comune della campagna elettorale di tutte le forze politiche è il caro energia.


«Sarà pure di tutti. E oggi non potrebbe essere altrimenti.

Ma Silvio Berlusconi, insieme con Tajani, già da marzo in sede europea avevano avvertito del pericolo di un rialzo dei prezzi. Come ha detto bene il presidente, sul tema dell'energia serve una politica europea comune e un tetto al prezzo del gas. Solo dopo è possibile intervenire a livello nazionale sul prezzo delle bollette».

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