Ora Avvenire e la sinistra glorificano l'elemosiniere-elettricista del Papa

Il cardinale Krajewski è divenuto l'idolo della sinistra massimalista e del Pd. Ma pure il quotidiano dei vescovi "glorifica" la sua azione

Ora Avvenire e la sinistra glorificano l'elemosiniere-elettricista del Papa

L'azione messa in atto dal cardinale Krajewski ha suscitato delle perplessità, ma anche un vero e proprio coro d'approvazione. Tra coloro che si sono distinti per un placet convinto, è possibile annoverare il quotidiano Avvenire il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Non è questa la prima volta, del resto, che due entità così distanti, almeno sul piano teorico - formale, appaiono in sintonia. Sono anni che quelli che vengono chiamati "tradizionalisti" segnalano un certo appiattimento del giornale dei vescovi sul centrosinistra italiano. Sembrano essere lontani i tempi in cui, specie rispetto alla bioetica, progressisti italiani e presuli del Belpaese battagliavano su fronti opposti. Del cardinale piacciono soprattutto lo spirito militante, il pragmatismo e il fatto di aver connotato di simbolicità un gesto apparentemente semplice.

Quello che pensa il direttore di Avvenire, come evidenziato pure da Maurizio Belpietro sul numero odierno de La Verità, è presto detto: lo scandalo, in questo articolo, viene definito "buon". La "Chiesa in uscita" o "ospedale da campo", del resto, è proprio questa: quella che privilegia il contatto diretto con le periferie economico - esistenziali. Papa Francesco, con la sua teologia del popolo, è il primo sostenitore della concretezza.

E poco importa, magari, se il fatto di riallacciare la corrente a un palazzo occupato abusivamente rientra qualche fattispecie. Il tratto metaforico di quanto fatto dal cardinale ha un valore superiore: "Chi parla e scrive della Chiesa che «riattacca la luce agli abusivi», - ha scritto il direttore Marco Tarquinio - si ricordi che uomini e donne di Chiesa ogni giorno e ogni notte in ogni realtà italiana, da nord a sud, fanno sì che tante persone sole e a tante famiglie della luce (elettrica e metaforica) non siano costrette a fare a meno". Quello del cardinale, insomma, è un gesto eclatante perché balzato agli onori dei media, ma gli ecclesiastici che operano nella nostra nazione già agiscono in favore degli ultimi, dunque nessuno dovrebbe stupirsi più di tanto.

Poi - come sottolineato sempre da Belpietro - c'è il Partito Democratico. La sinistra ha smesso di essere "mangia preti". Anzi, gesti come quello del cardinale Krajewski allontanano l'immago di un istituzione tutta centrata sui precetti dottrinali. Molti dei quali contrari alle istanze portate avanti dagli eredi dei Ds e della Margherita. Basti pensare al rilancio sull'eutanasia del neo segretario.

Questi punti passano in secondo piano. La "Chiesa in uscita" può essere "glorificata". Del resto dalle parti del Vaticano, di questi tempi, usano riallacciare la luce alle occupazioni organizzate dai massimalisti.

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