La base contesta il metodo Schlein. "Pessimo inizio. Solo fedelissimi e usato sicuro"

La base contesta il metodo Schlein. "Pessimo inizio. Solo fedelissimi e usato sicuro"

La stella di Elly Schlein sembra essersi già appannata. Dopo la scintilla iniziale, la rincorsa del Pd si è fermata e la presentazione della squadra della nuova segretaria sembra non aver entusiasmato nemmeno la base del partito.

La pagina Facebook ufficiale del Pd è stato inondata da giudizi alquanto critici, proprio nel post in cui si dava notizia delle decisioni prese dalla Schlein. «Ovviamente dopo le prime pessime mosse, l'ufficio di presidenza, i capogruppo.. la segreteria che si intravede all'orizzonte del Pd non poteva essere di meno. Super fedelissimi, lacchè, usato sicuro e specchietti per le alledole. E anche oggi cambiamo domani...», è uno dei primi commenti che saltano subito all'occhio dei lettori. Qualcun altro non si fa problemi a esprimere apertamente il proprio disappunto: «Boccia capogruppo e la Serracchiani in segreteria solo per fare due nomi sono proprio il massimo del nuovismo e del cambiamento». La deputata friulana, dopo aver perso la carica di capogruppo alla Camera, è stata rimborsata con la nomina a responsabile del settore Giustizia. Una scelta particolarmente sgradita dalla base che si aspettava un rinnovamento maggiore. «Con la Serracchiani e Provenzano si va davvero lontano, poi c'è il consigliere etico di Speranza (D'Attorre)...insomma quelli della compagnia d'avanspettacolo dalemabersan...», rincara la dose un altro elettore deluso.

Lo spostamento a sinistra, infatti, non convince una buona parte dei commentatori. «Ah, la Bolognina cancellata con una semplice spugna! 21 in Segreteria? Che è il Carnevale di Rio? Il Partito.... nelle mani di chi ha votato per anni 5 Stelle», è il giudizio al vetriolo di un militante. «Sembra troppo il partito radicale», gli fa eco un altro deluso. Altri sembrano intenzionati ad abbandonare il partito, seguendo l'esempio dell'ex ministro Beppe Fioroni: «Nel Pd vi era una componente Cattolica.... non rappresentata in questa direzione eppure di persone con capacità ve ne erano!!!!! Una enorme delusione... per chi ci ha creduto per anni. Bye bye!!!!!». La nuova linea politica divide i militanti del Pd. «Io sono DEMOCRATICO!!!», scrive a caratteri cubitali un piddino di evidente tradizione riformista, rispondendo a una sostenitrice della Schlein: «Io credo che la rappresentatività sia un valore e che fosse un valore la comunione di persone a prescindere dal proprio credo. La Sua provocazione dimostra che non è così e .....ahimè conferma che essere radicali.. rappresenta solo i radicali». «Pronti per raggiungere Calenda sotto al 10%», è l'amara sentenza di un altro elettore preoccupato per le sorti del partito. Ma c'è anche chi vede il Pd come un partito dalle posizioni ancora troppo conservatrici: «Pd ormai è un partito di destra. La sinistra non esiste più da 30 anni in Italia. Pd parla tanto bene e poi fa cose di destra». «Siamo arrivati alla frutta», è la secca conclusione di un altro deluso.

Ma la pagina Facebook del Pd non è l'unica a esser presa di mira.

La delusione per l'inizio del nuovo corso colpisce anche la pagina di Elly Schlein il cui ultimo post risale a tre giorni fa e riguarda l'incontro che la nuova segretaria ha avuto con la co-presidente della Spd tedesca, Saskia Esken. «Ma le proteste nel Sulcis? Ma Whirlpool? Ma un colpo di spugna sul Jobs Act per tornare allo Statuto dei Lavoratori? Ma la lezione di Berlinguer?», si chiede un supporter della nuova segretaria.

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