Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Tg5 interviene sull'accordo in extremis raggiunto in Europa sul Recovery fund: "È un compromesso, ma positivo, che toglie argomenti ai nemici dell'Europa. Questo difficile compromesso deve far riflettere sul futuro dell'Europa - prosegue- sul pericolo per l'Europa, cioè sul pericolo di condizionamento che certi partiti sovranisti esercitano sulla politica di diversi Paesi europei".
La soddisfazione è politica ma anche numerica. "L'ammontare totale dei fondi a nostra disposizione è salito da 170 miliardi a 208 miliardi e perché una parte importante di questa somma è rappresentata da sussidi a fondo perduto che non dovremo restituire. Tuttavia il percorso è ancora lungo e i fondi saranno disponibili solo nel secondo trimestre dell'anno prossimo a condizione che l'Italia presenti un piano di riforme che sia accettato in Europa e deve essere un piano coerente con lo sviluppo, non di tipo assistenzialista o statalista". Considerati questi aspetti Berlusconi si augura "che l'opposizione sia davvero coinvolta nelle decisioni, nel frattempo è indispensabile utilizzare gli altri strumenti a disposizione, a partire dal Mes e dal Sure".
"L'Europa ne esce rafforzata - prosegue il Cavaliere - ha dimostrato di essere lungimirante".
Il leader di Forza Italia individua anche un vincitore morale nella difficile trattativa diplomatica, dando atto "alla cancelliera Merkel di aver svolto con equilibrio e saggezza un ruolo fondamentale". Ora però, prosegue il leader azzurro, "l'Europa abbandoni il voto all'unaninità e sui provvedimenti più importanti assuma il voto a maggioranza qualificata".
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