Berlusconi: "Faremo il partito unico del centrodestra. Favorevole al Green Pass"

Il Cav non indietreggia e assicura: "Forza Italia avrà una funzione essenziale". Promosso il green pass: "Da imprenditore dico sì"

Berlusconi: "Faremo il partito unico del centrodestra. Favorevole al Green Pass"

Alla fine si riuscirà a dar vita al partito unico del centrodestra? Silvio Berlusconi è ottimista e assicura che si arriverà a far confluire tutti i partiti della coalizione sotto un unico simbolo. Il Cav si è detto appunto "decisamente ottimista", anche perché nella sua carriera ha dato dimostrazione di poter realizzare progetti "che tutti consideravano impossibili". Nonostante qualche divergenza rispetto alle posizioni degli alleati, il leader di Forza Italia è convinto che il giorno delle elezioni la coalizione sarà compatta perché 27 anni di centrodestra non si cancellano facilmente: "È scritto nel cuore degli italiani. Andremo uniti con un programma comune alle prossime elezioni, le vinceremo e governeremo bene per molti anni a venire". E ha ribadito il fondamentale ruolo ricoperto dagli azzurri: "Forza Italia ha una funzione essenziale non solo oggi ma soprattutto per il futuro, anche nel partito unico, quando nascerà".

Green pass e vaccini

A tenere banco nel nostro Paese è il tema del green pass, da pochi giorni in vigore. Uno strumento essenziale per usufruire di alcune attività. In molti la vedono come una discriminazione nei confronti di chi ha deciso di non vaccinarsi, mentre Berlusconi (da imprenditore) condivide "appieno" la linea del certificato verde e ritiene che le leggi dello Stato andrebbero osservate anche se non le si dovessero condividere. "Del resto non rispettarle sarebbe anche una forma di concorrenza sleale verso i colleghi che operano secondo la legge", ha fatto notare nell'intervista a La Stampa. Resta comunque l'urgenza di risarcire i ristoratori "più e meglio di quanto è stato fatto finora".

Quanto al campo dei vaccini, il Cav sposa la strada della persuasione e del "convincimento rispetto al fatto che i vaccini rappresentano lo strumento fondamentale ed essenziale nella lotta contro il virus". Il tutto nella consapevolezza che "i rischi per la salute derivanti dalla mancata vaccinazione sono ben maggiori rispetto ai rarissimi casi di reazioni avverse seguite all'inoculazione". Dunque il vaccino è considerata come una tutela di libertà di tutti di non ammalarsi, essenziale per se stessi e per ridurre il rischio di contagiare gli altri: "Lo spiegherei ai collaboratori delle aziende che ho fondato, se ancora me ne occupassi e nel caso qualcuno si ostinasse a rifiutare il vaccino cercherei prima di tutto un modo per farlo lavorare non a contatto con gli altri".

La partita del Quirinale

Siamo entrati nel semestre bianco e nei prossimi mesi si aprirà una finesta importantissima: l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.

Chi salirà al Colle? Ci sarà la conferma di Sergio Mattarella o si preferirà indicare nuovi profili come, ad esempio, Mario Draghi e Marta Cartabia? Su questo Berlusconi è stato chiaro: "Non intendo toccare l’argomento Quirinale fino alla naturale scadenza del mandato del presidente Mattarella, per rispetto nei suoi confronti". Ma non ha fatto mancare parole al miele verso l'attuale premier: "Ha una lunga esperienza istituzionale ed oggi anche politica".

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