Le fibrillazioni e le tensioni che da alcuni giorni covavano sotto la cenere ed erano ormai venute alla luce, almeno a livello giornalistico nelle ultime ore, fanno scattare la reazione di Silvio Berlusconi. Sono passate da poco le 20 quando un comunicato sancisce un «rimpasto» della squadra di governo del partito con la sostituzione di Alessandro Cattaneo come capogruppo alla Camera e l'arrivo al suo posto di Paolo Barelli, uomo vicino ad Antonio Tajani, già presidente dei deputati nella scorsa legislatura. In Lombardia, invece, Alessandro Sorte va a sostituire Licia Ronzulli.
«Al fine di arrivare pronti alle prossime elezioni europee - si legge - con una squadra coesa e radicata su tutto il territorio nazionale, ho ritenuto di nominare al fianco del ministro Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo quale vice coordinatore nazionale di Forza Italia con la delega alla organizzazione territoriale del partito». Diverse indiscrezioni avevano messo nel mirino i due capigruppo, Licia Ronzulli al Senato e Cattaneo alla Camera. In sostanza emergeva l'inasprirsi di uno scontro tra l'ala più battagliera e l'ala più governista, con quest'ultima decisa a provare a convincere Silvio Berlusconi a procedere a un cambio di almeno uno dei vertici dei gruppi, per riequilibrare la bilancia del potere interno. Paola Di Caro sul Corriere ieri aveva a scritto che alla Camera era partita una raccolta firme con l'obiettivo di chiedere la sostituzione di Cattaneo a Montecitorio. Voci smentite da chi è più vicino ai due presidenti e da diversi parlamentari, anche se nessuno aveva nascosto le difficoltà di rapporto tra le diverse anime degli azzurri in questa fase. Cattaneo inoltre aveva dovuto governare richieste impossibili da accontentare, visto che a disposizione di Forza Italia ci sono tra i 2 e 3 posti da presidente di Bicamerale e 3-4 da vicepresidente. Numeri insufficienti a soddisfare le richieste dei tanti pretendenti. Così come qualche strascico avevano lasciato le nomine nella giunte della Lombardia e Lazio, considerate strategiche per la gestione del potere in chiave futura. Dichiarazioni ufficiali comunque non ce n'erano sono state, se non quella di Flavio Tosi che a Un giorno da Pecora aveva chiarito che non c'è alcuna raccolta firme. «In Forza Italia in questo momento c'è solo una normale dialettica interna. Non è vero che c'è una raccolta firme. Ci affidiamo alle decisioni di Berlusconi».
Il restyling del partito va a toccare anche la mappa del potere sui territori, Lombardia in primis. «Congiuntamente, per dare pieno supporto al lavoro che dovrà svolgere, ho nominato sette nuovi coordinatori regionali. Per la Basilicata Maria Elisabetta Casellati; per l'Emilia Romagna Rosaria Tassinari; per la Lombardia Alessandro Sorte; per il Molise Claudio Lotito; per la Sicilia Marcello Caruso; per la Toscana Marco Stella; per il Veneto Flavio Tosi. Nelle prossime settimane annunceremo inoltre il nuovo assetto di Forza Italia in tutta la sua organizzazione.
In virtù di tale lavoro, che ci vedrà impegnati quotidianamente per sostenere le nostre battaglie in vista dell'importante appuntamento con le elezioni europee, indico quale nuovo Capogruppo alla Camera Paolo Barelli e confermo quale capogruppo al Senato Licia Ronzulli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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