Berlusconi riforma il Fisco: "Ecco come sarà la flat tax"

Flat tax al 23%, per poi arrivare al 20%. Berlusconipresenta il programma da Vespa: "Fornero? Alcuni aspetti vanno mantenuti". E sull'immigrazione: "Serve un piano o sarà invasione"

Berlusconi riforma il Fisco: "Ecco come sarà la flat tax"

Dalle misure per rilanciare l'economia alla riforma del Fisco, dalle politiche per fermare l'immigrazione clandestina ai rapporti con gli alleati del centrodestra. A meno di due mesi dalle elezioni politiche, Silvio Berlusconi traccia il programma che presenterà agli italiani in campagna elettorale. Uno dei capi saldi è la flat tax, un sistema fiscale proporzionale e non più progressivo per far pagare ai contribuenti meno tasse e far ripartire i consumi e, di conseguenza, il sistema Italia. "Partirà inizialmente al 23%, quindi arriverà a meno del 20%", ha spiegato a Porta a Porta garantendo che la misura porterà "semplicità e sentimento di giustizia" e metterà fine "quasi completamente all'evasione fiscale".

Nel pomeriggio, alla Camera dei deputati, si è tenuta una terza riunione operativa del gruppo di lavoro della coalizione di centrodestra per perfezionare l'elaborazione del programma in vista delle elezioni del 4 marzo. Al termine della riunione è stata predisposta una bozza di programma in dieci punti. Il documento verrà adesso sottoposto all'esame dei leader del centrodestra per l'approvazione finale e definitiva. A Porta a Porta, però, Berlusconi ha già svelato alcuni punti che rientreranno nel programma. Oltre alla flat tax, ci sarà di sicuro la riforma del sistema previdenziale. "Abbiamo analizzatao la legge Fornero con i nostri economisti e abbiamo visto che alcune cose bisogna mantenerle come sono", ha spiegato il leader di Forza Italia correggendo Matteo Salvini che nei giorni scorsi aveva proposto abolirla del tutto. "Salendo l'età media di vita - ha puntualizzato Berlusconi - è comprensibile che salga anche l'età in cui si va in pensione".

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Berlusconi riconosce al Jobs Act di essere stato "un aiuto positivo per molti". "Ma - ha anche fatto presente incalzato da Bruno Vespa - con l'introduzione delle misure da noi ideate non sarà più necessario". Lo stesso vale per gli 80 euro stanziati da Matteo Renzi quando era a Palazzo Chigi. "Saranno ricompresi in quello che queste persone ricevono con il reddito di dignità". Per riuscire ad arrivare al governo e portare a casa tutti questi risultati, il centrodestra ha bisogno di una maggioranza solida. "Il mio obiettivo è portare la coalizione ad almeno il 45%", ha svelato il leader di Forza Italia allontanando l'ipotesi delle larghe intese.

In caso di stallo, ha infatti ironizzato, "c'è solo un modo per trovare un accordo, soprattutto ed esclusivamente con la sinistra", ovvero che questa parte "firmasse in toto il nostro programma". Naturalmente, fanno sapere dallo stesso staff del Cavaliere, "si tratta di uno scenario del tutto irrealistico".

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