L'appello rivolto da Confindustria al governo, ossia quello di convogliare al meglio i fondi provenienti dall'Unione Europea, viene sottoscritto e ribadito con forza anche da Silvio Berlusconi e dal suo partito.
Il leader di Forza Italia ha affermato di essersi "battuto molto con i colleghi leader europei nel Partito popolare europeo, affinchè l'Europa facesse la sua parte nell'aiutare l'Italia di fronte alla pandemia. Con Antonio Tajani e gli altri rappresentanti di Forza Italia ci siamo impegnati in un grande lavoro di contatti per portare il Parlamento europeo ad esprimersi in una serie di votazioni nella direzione di un impegno solidale dell'Europa".
In un'intervista rilasciata su "La Stampa", il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva lanciato un appello al Paese in merito alla questione, chiedendo un'attenta gestione. "Dopo il via libera al Fondo europeo da 750 miliardi leggo le reazioni dei politici, e ho l'impressione che come al solito ci sia la tendenza a far credere agli italiani che finalmente abbiamo risolto tutti i nostri guai. Non è vero, e la politica ha il dovere di dirlo. Non è vero che i 172 miliardi, ammesso che restino tali dopo il negoziato tra gli Stati, ci arriveranno in tasca per default ", ha ammonito Bonomi, come riportato da Nova. "La svolta decisa a Bruxelles è importante", ha aggiunto, "ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Intanto non possiamo far credere alla gente che useremo quei soldi per fare spesa corrente, nella convinzione che ormai con la formula degli 'aiuti a fondo perduto' sono saltati tutti i vincoli europei. Viceversa, noi dovremo presentare alla Commissione un piano di riforme credibili e rigorose, se no quei miliardi non li vedremo mai. Ammesso e non concesso che a settembre saremo in grado di presentare il piano delle riforme", ha concluso il presidente di Confindustria, "i fondi arriveranno un po' alla volta, in base a quelle che di volta in volta dimostreremo di aver avviato e poi attuato. Ed è proprio per questo che mi preoccupo, conoscendo la politica italiana".
Silvio Berlusconi segue la linea tracciata dagli industriali."Non posso che sottoscrivere gli appelli lanciati da Confindustria e dalle altre categorie produttive. Dobbiamo utilizzare al meglio tutte le risorse che l'Europa ci mette a disposizione. Penso in particolare ai fondi del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), che sarebbe assurdo non richiedere, visto che abbiamo la possibilità di finanziarci con un tasso vicino allo zero. Con quelle risorse possiamo investire nella sanità anche per non arrivare impreparati ad una eventuale seconda ondata della pandemia in autunno", aggiunge ancora il leader di Forza Italia.
"Potremo costruire nuovi ospedali, ammodernare quelli esistenti", spiega,"realizzare dipartimenti sanitari nelle case di riposo per anziani e nelle carceri, investire di più nella ricerca, assumere più medici e più infermieri e pagare di più quelli che già lavorano, potremo occuparci delle persone la cui salute è a rischio e di chi si trova in una situazione di grave povertà".
"Tutto questo naturalmente significa anche effettuare investimenti che mettano in moto importanti settori produttivi, dall'edilizia all'industria farmaceutica. Quanto al Recovery fund, si tratta di vigilare affinchè il Consiglio europeo confermi quanto deciso dalla Commissione", dice in conclusione Berlusconi.
"Se questo accadrà, come mi auguro sarà fondamentale che queste risorse, che sono il doppio di quanto stanziato fin qui dal governo Conte, non diventino spesa assistenziale o clientelare, ma garantiscano la liquidità al sistema produttivo per ripartire in una logica di investimenti e di mercato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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