Berlusconi sta meglio, presto sarà a casa

Il leader azzurro potrebbe uscire dal San Raffaele nel fine settimana

Berlusconi sta meglio, presto sarà a casa
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L'uscita di Silvio Berlusconi dal San Raffaele, dove è ricoverato, è imminente. Le dimissioni potrebbero arrivare già oggi. Ci sono, infatti, «buone probabilità» che l'ex premier possa lasciare già in giornata l'Irccs di via Olgettina, dove era arrivato mercoledì 5 aprile per una polmonite in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica. Inizialmente in terapia intensiva, Berlusconi era stato trasferito in degenza ordinaria domenica 16 aprile. Risolta l'infezione respiratoria, proseguono infatti le cure per la malattia ematologica e i controlli costanti dei parametri.

Saranno le prossime ore a stabilire se la nuova ipotesi di dimissioni potrà o meno diventare certezza. I medici, quindi, non si sbilanciano; e anche i familiari, interrogati sull'argomento, non si sbilanciano. «Potrebbe essere nel fine settimana - dicono -, al più tardi lunedì».

Il leader azzurro, intanto, continua a ricevere a cadenza quotidiana la visita dei familiari e degli amici più stretti. Domenica scorsa, tra l'altro, il San Raffaele è diventato teatro di un vertice di coalizione con Matteo Salvini e la premier Giorgia Meloni in visita all'alleato. Martedì al San Raffaele è arrivato anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Che ha voluto sottolineare l'incontro con Berlusconi con un tweet. «Che bello rivedere dopo oltre un mese il Presidente Berlusconi - scrive il vicepremier e coordinatore nazionale di Forza Italia -, ci siamo salutati con un lungo abbraccio. La sua energia e la sua forza di volontà sono contagiose. Abbiamo fatto il punto sul voto alle Amministrative e pianificato le prossime iniziative politiche».

Ieri intanto i vertici del partito si sono riuniti per discutere di tesseramento e dei prossimi ballottaggi di fine maggio. Ai dirigenti azzurri lo stesso Tajani ha raccontato del suo incontro con Berlusconi. E ha riferito che proprio il leader azzurro, nel corso del colloquio ha esortato a predisporre sin da subito il programma e le liste per le elezioni europee, a potenziare le strutture territoriali e a intensificare il tesseramento. Tajani ha sottolineato anche gli importanti successi conseguiti in tanti Comuni sopra i 15.000 abitanti, pure con sindaci azzurri neo eletti. «Adesso - ha aggiunto il coordinatore nazionale - si profila la sfida dei ballottaggi del 28 e del 29 maggio, per vincere i quali i nostri coordinatori regionali stanno lavorando con grandissimo impegno, generosità e dedizione, senza alcun risparmio di energie. Un'attenzione particolare - ha sottolineato Tajani - è rivolta al capoluogo di regione delle Marche, Ancona, dove per la prima volta il centrodestra ha l'occasione storica di conquistare la guida della città».

Il coordinatore nazionale, per premere l'acceleratore sulla fase di rilancio del partito, punta anche sulla campagna di tesseramento in corso e sulla raccolta di fondi tramite il 2x1000. Obiettivo a breve scadenza sarà la celebrazione della «Giornata del tesseramento» in tutta Italia, per la cui riuscita tutti i coordinamenti territoriali saranno chiamati al massimo impegno possibile.

«Abbiamo analizzato i risultati del primo turno delle amministrative - ha aggiunto Alessandro Cattaneo vicecoordinatore nazionale con delega all'organizzazione - e abbiamo individuato una strategia per vincere anche i ballottaggi.

Forza Italia è al lavoro per rafforzarsi sui territori, marcare la sua identità moderata e popolare tratteggiata dal presidente Berlusconi, e riconquistare, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, una presenza capillare in ogni Comune italiano».

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