Berlusconi sui migranti: la Ue gestisca gli sbarchi

Il leader azzurro: un Piano Marshall per l'Africa. E torna a parlare di elezioni e di partito unico

Berlusconi sui migranti: la Ue gestisca gli sbarchi

Non solo lotta al Covid e uscita dalla crisi economica. L'agenda politica di Forza Italia riporta l'emergenza immigrazione al centro del dibattito politico. Lo stesso Silvio Berlusconi ne ha parlato a margine di un incontro con i Seniores di Forza Italia (coordinati da Enrico Pianetta). Anche perché il tema dell'immigrazione, avverte il leader azzurro, si lega inevitabilmente sia con quello dell'emergenza sanitaria che con quello più ampio della ripresa economica. Bisogna innanzitutto attivare un sistema di gestione affidabile dei flussi migratori, dice. E al contempo rendere sicuro il Mediterraneo. Magari riattivando la flotta integrata europea già impegnata fino al marzo del 2020 nell'Operazione Sophia. L'Europa, insomma, deve tornare a essere la cabina di regia della gestione di questa emergenza, con la redistribuzione dei rifugiati e la gestione condivisa dei rimpatri. A questo, spiega il leader azzurro, va aggiunto un Piano Marshall per l'Africa all'interno del quale anche la campagna vaccinale anti-Covid abbia un ruolo strategico.

È sotto gli occhi di tutti, ormai, che l'emergenza sanitaria e quella dei flussi migratori si mescolano pericolosamente proprio sulle nostre coste. «Le centinaia di extracomunitari sbarcati negli ultimi giorni pongono un serio problema sanitario - avverte l'eurodeputata azzurra Luisa Regimenti, componente della Commissione sanità al Parlamento europeo -, per la salute stessa dei migranti e per quella degli italiani, oltre a rappresentare un concreto pericolo per la campagna vaccinale. Quando arrivano sulle nostre coste così tante persone in un brevissimo lasso di tempo diventa difficile per i medici e il personale sanitario svolgere adeguati controlli per individuare gli immigrati positivi al Coronavirus».

L'incontro con i Seniores, cui ha partecipato anche Sestino Giacomoni, membro del Comitato di presidenza, è servito anche per fare il punto proprio sulla campagna elettorale imminente e sulle elezioni politiche del 2023. Per allora Berlusconi spera si sia già concretizzato il sogno di un partito unico o meglio di una compagine «che sia convintamente cristiana, liberale, europeista, garantista. Solo se sarà espressione di queste idee e di questi valori il futuro governo di centrodestra avrà le necessaria autorevolezza e credibilità interna e internazionale». «Voglio ricordare a tutti - ha puntualizzato l'ex premier- che i miei appelli al partito unico del centrodestra, nel quale credo profondamente, non vanno in nessun caso intesi come una smobilitazione, né oggi né per il futuro di Forza Italia». E ha sottolineato il radicamento nel territorio di Forza Italia, dovuto proprio ai «militanti seniores» che da 27 anni portano avanti le battaglie liberali e cristiane del partito. E sul caso Calabria ha aggiunto «Abbiamo messo in campo un candidato eccezionale: il nostro capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto, che presto sarà il nuovo governatore con l'appoggio di tutto il centro destra unito». E sul centrodestra chiude con una battuta.

«Siamo leali e davvero amici con i nostri alleati - ricorda Berlusconi -, ma orgogliosi della nostra identità e del nostro ruolo: dobbiamo raccogliere consenso intorno ai nostri simboli e portare nelle istituzioni, nelle amministrazioni locali, donne e uomini che condividono i nostri principi e i nostri programmi».

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