Boccia evoca complotti ma incassa solo smentite

La donna torna alla carica sulla mancata nomina. E nel suo passato spunta una finta gravidanza

Boccia evoca complotti ma incassa solo smentite
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Nell'ennesimo post, lei annuncia modestamente la «verità». Ma nell'attesa della rivelazione, fioccano le smentite. Maria Rosaria Boccia aveva spiegato di aver tenuto corsi alla Federico II e alla Luigi Vanvitelli. Le due università smentiscono e non si contano più i soggetti, a cominciare dalla Fashion Week Milano Moda, che prendono le distanze dall'influencer campana. Attestando cose diverse da quelle che lei ha proclamato, come fosse il verbo, via social. Si potrebbe dire che al suo curriculum si contrappone ormai un controcurriculum cui lei replica con la pubblicazione di altri documenti. Un po' come per l'affaire Sangiuliano che non vuole andare in archivio e si gonfia di nuove, presunte complicazioni, come la connessione spericolata, emersa in modo confuso e pasticciato in un colloquio nel camerino di Bianca Berlinguer, che porterebbe fino ad Arianna Meloni.

Sembra di stare in un fotoromanzo, che pure ha provocato le dimissioni di un ministro della Repubblica, e non si capisce più bene quale sia il capitolo principale.

Gennaro Sangiuliano, intanto, viene avvistato negli studi Rai, la vecchia casa dove è tornato, di Borgo Sant'Angelo. L'ex direttore del Tg2 si sistema in una stanza al terzo piano, a disposizione dell'ad Roberto Sergio. Tecnicamente, deve smaltire il pauroso arretrato di ferie, quasi trecento giorni, poi a un certo punto gli daranno il nuovo incarico.

Parcheggiato in questo limbo, Sangiuliano avrà letto con interesse la Verità che ieri illuminava la biografia della signora di Portici con una vicenda che sembra la copia di quella dell'ex ministro. Nel 2018 un assessore di un paese della Costiera amalfitana - allora questo era il perimetro delle frequentazioni dell'influencer - ebbe una relazione con lei e Boccia a un certo punto gli fece credere di essere incinta. Qualcosa di analogo a quanto sarebbe accaduto con Sangiuliano. Anche la versione dell'assessore attende una verifica, ma la sua confessione è inquietante: passò giorni colmi di ansia e tensione, poi decise di assumersi la responsabilità dell'eventuale gravidanza. Lei però non chiarì ma cambiò, o meglio avrebbe cambiato, perché il condizionale è d'obbligo, strategia con una sequenza di scenate, pedinamenti, tentativi di irruzione a casa. Finché l'avvocato di lui le mando un ultimatum: un passo ancora e l'avrebbe denunciata per stalking. E così l'uomo riconquistò la pace, perduta quest'estate da Sangiuliano.

Lei però lascia ad altri le esplorazioni sulla sua tortuosa biografia e si concentra sempre sullo stesso, fatale episodio: la nomina a consigliere del ministro, azzerata all'ultimo momento. «La domanda - afferma lei - è sempre la stessa: come è stato possibile che un decreto di nomina sia stato strappato senza lasciare traccia? E quale è il motivo?».

Siamo alle solite, lei non accetta il finale, agli antipodi rispetto alle sue previsioni. In realtà, il decreto non c'è mai stato, è stato cestinato in extremis, prima di concretizzarsi, ma la signora alimenta il giallo e sfoglia un ventaglio di ipotesi: «È stato per un capriccio della moglie di Sangiuliano? Perché c'era un'incompatibilità di curriculum? È avvenuto dopo il dialogo con Arianna Meloni? Il ministro mi chiamò subito dopo e mi chiese di vederci per raccontarmi il contenuto della conversazione».

È quel che Boccia ha raccontato a Berlinguer prima di abbandonare martedì sera gli studi di Mediaset, dribblando la partecipazione al

programma È sempre CartaBianca. «Ho già fornito le prove che ero stata nominata consigliera- è la conclusione non proprio rassicurante-. Invece di spostare l'attenzione sulla mia vita privata, vediamo chi ha detto bugie».

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