Non solo Twitter. C'è voluta Emma Bonino (nel tondo) a far capire a Carlo Calenda che non sempre sono necessari i social per far volare gli stracci nella variopinta area del centrosinistra. Così, dopo i giorni di battaglia verbale, andata avanti cinguettio dopo cinguettio, tra il leader di Azione, quello di Si Fratoianni, il numero uno del Pd Letta e chi più ne ha più ne metta, e soprattutto dopo il gran rifiuto calendiano con la rottura dell'accordo Azione-Pd e la conseguente, apparente tregua social, ecco arrivare abbastanza a sorpresa l'ultima puntata. Stavolta piombata con tutta la sua crudezza direttamente dalla «real life». Ossia dalla conferenza stampa congiunta tra la leader di +Europa e il segretario del Pd che si è tenuta ieri per presentare la candidatura sotto le insegne Dem di Carlo Cottarelli. E qui, la storica leader radicale ha pensato bene di tirare un destro all'ormai ex alleato di Azione. «Devo dire che in tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino, ma andiamo avanti», attacca la Bonino, che «avanti» ci va senza Calenda. Eppure il leader di Azione, stracciato l'accordo col Nazareno, aveva mandato alla ex compagna di «terzo polo mancato» segnali di pace, spiegando alle telecamere di La7 di volerle «molto bene», di rispettare la sua scelta di correre col Pd, augurandole persino un buon «successo elettorale», oltre a chiarire di aver informato dei suoi mal di pancia minuto per minuto il fido Benedetto Della Vedova.
Che la senatrice non l'avesse presa bene era già apparso chiaro quando, replicando a caldo alla discutibile dichiarazione d'amore, aveva replicato, caustica: «Pensate cosa ci avrebbe ancora fatto se ci avesse voluto male. Sarebbe passato alla tortura fisica». E quanto all'informazione «costante» tramite Della Vedova la Bonino era stata anche più diretta: «Non me ne frega niente. Io mi chiamo Emma Bonino da circa 74 anni fino a prova contraria».
Poi, ieri, l'affondo finale, con l'accusa all'ex socio di essere stato il protagonista di un «voltafaccia truffaldino». Un colpo basso, appunto, che Calenda non ha incassato in silenzio. Affidandosi, per la replica, come al solito al fido Twitter. «Emma Bonino io sono una persona educata. Ho avuto per te solo parole di stima.
Cerca però di non perdere il controllo di te stessa. Grazie». Freddino e cortese, col veleno nella coda. Per mettere un po' di pepe nelle liti della campagna elettorale agostana del centrosinistra, in attesa della prossima puntata.
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