Nicola Zingaretti è stato ospite di Lucia Annunziata nel suo programma Mezz'ora in più e qui è stato redarguito dalla padrona di casa. Già questa è una notizia, visto che mai la giornalista e conduttrice si era permessa di muovere una critica verso il leader del Partito democratico. Ovviamente, sarebbe sbagliato aspettarsi un'intervista scomoda all'ex leader del Pd con domande, per esempio, sullo scandalo dei concorsi. Lucia Annunziata ha avuto da ridire con Nicola Zingaretti perché, a suo dire, avrebbe utilizzato un modo di dire veteromaschilista politicamente scorretto. Quale? "Volere la botte piena e la moglie ubriaca". Al solo sentir nominare il politicamente scorretto, Zinga ha fatto un passo indietro e si è corretto immediatamente: "Marito ubriaco". A volte, le priorità.
Il resto dell'intervista è corso tra attacchi a Matteo Salvini e velate, ma non tanto, frecciatine alle varie correnti del Partito democratico di cui, si ricorda, Nicola Zingaretti non è più segretario da oltre un mese. Sul leader della Lega, l'attuale governatore di Regione Lazio va giù duro: "Ha condiviso tutte le scelte del governo Draghi. La differenza è tra chi ha il coraggio di dialogare ma di assumersi responsabilità e la furbizia di chi gestisce il potere nel governo e poi va a fare demagogia nelle piazze". Matteo Salvini viene quindi accusato di incoerenza da parte di Nicola Zingaretti, che ora vuole dare lezioni su come si faccia politica: "La demagogia cavalca i problemi, la bella politica deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità".
Quello che, a detta di Nicola Zingaretti, Matteo Salvini e la Lega non fanno. "Hanno condiviso tutte le scelte governo, quindi si assumano le loro responsabilità. O si fa come me che mi assumo le mie responsabilità: li ascolto, ma dico che riaprire sarebbe una catastrofe o si ha la furbizia di condividere le scelte e poi si va nelle piazze a dar loro ragione", ha detto Nicola Zingaretti, ergendosi come esempio della buona politica. E a questo punto l'ex segretario dem ha utilizzato il modo di dire inviso a Lucia Annunziata.
Nell'intervento di Nicola Zingaretti c'è spazio anche per parlare del Partito democratico, non solo della Lega, ma anche al partito che ha gestito fino a qualche settimane fa, Zinga si sente di dare qualche consiglio: "Il Pd non è un partito personale, che rischiano di diventare delle sette.
Mi auguro che rimanga per sempre un partito plurale. Che ci siano delle aree è normale, la patologia è la gestione del potere, che è un problema. Se c’è la moria delle idee, se è solo gestione del presente, c’è epilogo non felice".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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