Oltre 180mila clandestini sbarcati nel 2014. Si chiude così l'annus horribilis di Mare Nostrum. E si apre il 2015 targato Triton. L'inizio è già allarmante: un tragico naufragio da quasi 330 vittime, un fine settimana da record (l'ultimo) da oltre quattromila arrivi e un exploit delle partenze rispetto all'anno scorso del 59 per cento. Davanti a questi dati l'Europa avrebbe dovuto rivedere completamente le misure messe in campo per contenere i flussi migratori. E, invece, non solo prolunga la fallimentare operazione Triton fino alla fine del 2015, ma addirittura stanzia 13,7 milioni di euro in più per dare asilo agli stranieri.
"L'Isis sta organizzando lo sbarco di 200.000 immigrati - tuona il leader della Lega Nord, Matteo Salvini - Renzi e Alfano collaborano, mettendo a disposizione navi e alberghi". All'indomani dell'allarme lanciato dal Daily Telegraph, che ha denunciato il rischio di infiltrazioni terroristiche sui barconi dei clandestini, e confermato dall'ambasciatore d’Egitto a Londra, l'Unione europea fa l'ennesimo passo falso nella lotta al terrorismo e nel contrasto all'immigrazione clandestina. Sebbene i servizi segreti italiani abbiano ridimensionato l'allarme di infiltrazioni jihadiste rilevando che finora "non ci sono evidenze" di questo tipo, dal Viminale trapela che la minaccia terroristica al momento è imprevedibile. Il clima è, insomma, tesissimo. Anche a fronte dell'operazione dell'antiterrorismo che, in queste ore, sarebbe sulle tracce di due estremisti libici a zonzo per Roma.
Nei documenti ottenuti dal think tank anti-terrorismo britannico Quiliam, Abu Arhim al-Libim, indicato dagli analisti come una figura di spicco dello Stato islamico, cita la vicinanza della Libia con "gli Stati crociati" e la possibilità per i jihadisti di "utilizzare e sfruttare in modo strategico i tanti barconi di immigrati che partono dalle coste libiche". Attraverso i quali l'Isis può anche "colpire le compagnie marittime e le navi dei Crociati". Davanti a questa minaccia, anziché rivedere il trattato di Schenden e bloccare gli sbarchi chiudendo le frontiere, la Commissione europea ha prolungato dell’operazione Triton e stanziato nuovi fondi di emergenza all'Italia per un totale di 13,7 milioni di euro per accogliere i nuovi arrivi.
"Il messaggio che inviamo oggi è molto semplice - ha commentato il commissario Ue Dimitris Avramopoulos - l’Italia non è sola, l'Europa è al fianco dell’Italia". Ma in questo modo non farà altro che incentivare le partenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.