Buonanno bloccato da Facebook per le frasi sui rom: "Zuckerberg come l'Isis"

Dopo le parole sui rom, il leghista non può più accedere al suo account e grida alla fatwa: "Sospetto che Zuckerberg sia di origine rom"

Buonanno bloccato da Facebook per le frasi sui rom: "Zuckerberg come l'Isis"

"Facebook ha emesso una vera e propria fatwa nei miei confronti. Hanno rimosso il video su quello che penso dei rom e degli zingari da piazza pulita e mi hanno impedito l'accesso per 24 ore". Nel paragonare Mark Zuckerberg al califfo Abu Bakr al-Baghdadi, Gianluca Buonanno ha annunciato la presentazione di un'interrogazione urgente all'Europarlamento. Nel mirino del social netowork sono finite le sue dichiarazioni sui rom che hanno scatenato gli applausi del pubblico di Piazzapulita. Anche la sinistra si è accodata ad accusare il leghista. All'indomani della trasmissione si sono, infatti, levate un coro di accuse durissime.

Facebook lo oscura e la sinistra vuole denunciarlo. Non sono certo cadute nel vuoto le dichiarazioni di Buonanno sui rom. Li ha definiti "feccia della società". Il video della trasmissione di Piazzapulita, che è stato subito condiviso su Facebook, è stato rimosso, bannato, cancellato. Un bavaglio senza precedenti che di fatto colpisce la libertà di espressione. "Zuckerberg è come il Califfo - ha accusato Buonanno - e la cosa è talmente ridicola e assurda che il video di Piazzapulita si può vedere praticamente su ogni sito di informazione. Mi viene il sospetto che Zuckerberg sia di origine rom". Intanto oltre trentamila follower non possono ricevere i post dell'eurodeputato leghista proprio mentre questo è in partenza per la Libia. "Non potrò comunicare attraverso un mezzo importante come Facebook - continua l'esuberante europarlamentare leghista- adesso le multinazionali decidono pure chi deve parlare e cosa deve dire".

Anche la sinistra si è subito scagliata contro il leghista. Il deputato piddì Khalid Chaouki ha subito parlato di "incitazione all'odio". "La deriva fascio-leghista di Salvini - ha tuonato - non può trovare cittadinanza nei mezzi d’informazione sdoganando parole di odio che furono le basi propagandistiche durante il periodo nero del nazi-fascismo". Mario Marazziti, presidente del Comitato parlamentare sui diritti umani della Camera, ha chiesto scusa all'intero Europarlamento per "questo cattivo italiano che incoraggia attivamente comportamenti di discriminazione, per un populismo irresponsabile, scelto con malizia e per motivi di bottega, che fa parte di una storia ancora non conclusa di antigitanismo".

"Da Marazziti arriva la solita retorica buonista - ha replicato Buonanno - non c'è bisogno di tirare in ballo la storia o darsi alle ricostruzioni da

professorino solo per suscitare consensi a proprio favore. Gli italiani sanno benissimo di cosa sono capaci i rom: delinquenza e sporcizia". Una dichiarazione lapidaria destinata a creare nuove polemiche.

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