Tra passi in avanti e repentine smentite, il governo lavora alla riforma delle pensioni. "Sappiamo che c’è un aspetto da risolvere legato a uno scalino alto che blocca il turn over introdotto dalla legge Fornero - ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - in questo momento stiamo valutando opzioni e punti di equilibrio assieme a Padoan". Che il dossier pensioni sia sul tavolo di Matteo Renzi ora è una certezza. Più difficile districarsi nella selva di proposte, controproposte e misure correttive che delineeranno la riforma.
Nel mirino c'è l'innalzamento dell'età del ritiro dal lavoro introdotto dalla riforma Fornero. "I conti pensionistici non si toccano, non andiamo ad intervenire mettendo la voce più sui costi delle pensioni - spiega Matteo Renzi - ma se esiste la possibilità, e stiamo studiando il modo, per cui in cambio di un accordo si può consentire la flessibilità è un gesto di buon senso e buona volontà". Stando alle indiscrezioni che trapelano da Palazzo Chigi, i punti caldi della riforma sono l'opzione donna e la pensione anticipata per i disoccupati. Il governo starebbe, infatti, lavorando all'uscita anticipata delle donne dal lavoro dal 2016 a 62-63 anni con 35 di contributi. "Si tratta di una nuova opzione donna - spiegano tecnici dell’Esecutivo - che prevedrebbe, invece del ricalcolo contributivo, una riduzione dell’assegno legata alla speranza di vita e pari a circa il 10% per tre anni di anticipo rispetto all’età di vecchiaia". Per i lavoratori che perdono l’occupazione a pochi anni dalla pensione, il governo starebbe invece studiando l'opzione uomo. Ovvero la possibilità di accedervi con tre anni di anticipo rispetto all’età di vecchiaia (66 anni e 7 mesi dal 2016) con un taglio dell’assegno legato non al ricalcolo contributivo, ma all’equità attuariale, cioè al tempo più lungo di percezione dell’assegno. "Il governo - spiegano i tecnici dell'esecutivo - studia anche il prestito pensionistico e una sorta di assegno di solidarietà per le situazioni di maggiore disagio".
La Cgil è detta pronta a discutere con Poletti l'ipotesi di intervento sullo scalino alto delle pensioni blocca turn over. Ma Susanna Camusso ci ha tenuto a far notare che "gradino blocca turn over può voler dire tutto e niente".
"Può voler dire che si innesca un serio procedimento di flessibilità e allora - ha precisato - siamo pronti a discutere perchè è una norma che riguarda il rapporto tra età del lavoro, qualità del lavoro, e tempo di lavoro, oppure può voler dire un provvedimento solo per alcuni". "Sono mesi - ha aggiunto - che al ministro Poletti chiediamo un’occasione per provare a discutere e confrontare le ipotesi e questa cosa non c’è mai stata" .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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