È caos migranti a Lampedusa: hotspot da 350 e sono in 1.600 "Come in Libia"

Il sindaco attacca il Viminale: "Lamorgese si ricorda di noi solo quando il centro scoppia". Il prefetto: ok al trasferimento. Ma presto il pienone tornerà

È caos migranti a Lampedusa: hotspot da 350 e sono in 1.600 "Come in Libia"

Il «gioco» dell'accumula, ammassa i migranti e poi svuota gli hotspot è ignominioso. In primis perché di mezzo ci sono delle vite. E poi perché non si tratta di un avvenimento occasionale, ma è diventato «sistema». Oggi (come ieri) è Lampedusa a chiedere aiuto con 1600 migranti affollati in un hotspot con capienza di 350 posti, domani toccherà a un altro centro. E così, da un lato non è questa l'accoglienza tanto osannata, invece, dai politici di sinistra per sentirsi buoni(sti), dall'altro c'è la gente del posto che sperava di rifarsi col turismo e invece si trova invasa da migranti ammassati in condizioni non consone e dai rifiuti prodotti nell'hotspot, che è al collasso.

Ne delinea un quadro l'ex sindaco Giusi Nicolini: «Materassi sporchissimi, spazzatura, una distesa di bottiglie di plastica lungo i corridoi che portano ai bagni dove è impossibile entrare a causa dei bisogni fisiologici e dell'odore nauseabondo. È l'inferno. Sembrerebbe la Libia, ma è l'Italia». Tra sbarchi autonomi, barconi intercettati in mare e condotti nei porti e autorizzazioni allo sbarco senza limiti alle Ong stracariche di migranti, più che Lampedusa, è lo Stivale sotto scacco, chiuso nella morsa dell'accondiscendenza ai dicktat dell'Ue che chiede di accogliere, promette ricollocamenti, ma solo su base volontaria, pena (aggiunta nell'ultimo accordo di Lussemburgo) un sostegno finanziario al Paese di primo approdo, ma poi la redistribuzione dei migranti non parte. Il nuovo sindaco Filippo Mannino ha lanciato un sos al Viminale per un «incontro urgente». Ma avverrà solo a fine mese. Evidentemente il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese non ravvede emergenza in un'estate rovente sul piano immigrazione, tanto che i migranti arrivati, con dati dell'8 luglio, sono 30.866, ben 8.138 in più rispetto al 2021, e sono stati solo 7.554 giunti nel 2020. «È una situazione drammatica - dice il vice sindaco Attilio Lucia, che è anche assessore al Territorio e ambiente -. Registriamo una tregua di 48 ore. Da giovedì, quando con 10 sbarchi sono giunti 530 migranti, non ci sono sbarchi perché qui ci salva solo il maltempo. Il ministro Lamorgese dovrebbe ricordarsi dell'isola non solo quando l'hotspot scoppia, ma dovrebbe pensarci prima». Lucia è in contatto con Matteo Salvini, che fa sapere che andrà a Lampedusa, dove ieri sono arrivati il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, e il direttore dei Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo, il prefetto Michela Lattarulo, per un sopralluogo con i vertici delle forze di polizia e dei responsabili della cooperativa che gestisce il centro. Un affondo sull'incapacità della gestione del fenomeno migratorio arriva dall'ex sindaco Totò Martello: «Il sistema non funziona. Basta andare a Porto Empedocle, all'arrivo del traghetto da Lampedusa, per vedere i migranti che sono lasciati a loro stessi. Nessuno li conduce nei centri d'accoglienza, e si vedono lunghe file di persone sotto il sole che si dirigono verso la stazione ferroviaria per andare chissà dove. Ciò dà la misura del disinteresse nei confronti dei migranti». Martello denuncia anche la mancanza di un coordinamento. «Non c'è. Eliminate le navi quarantena, si può contare solo su navi militari e sul traghetto di linea. Quest'ultimo, 2 giorni a settimana è fermo e ha posti per 80 migranti a viaggio. Ecco che l'hotspot si riempie in pochi giorni. Le uniche variabili a determinare gli arrivi sono le condizioni meteo. Portare via 500 persone, quando ne sono presenti duemila, equivale a lasciare tutto inalterato». Intanto è partito lo svuota hotspot, nella consapevolezza che la struttura tornerà a riempirsi anche perché le condizioni meteo stanno tornando buone.

Il piano prevede il trasferimento di 1200 migranti in due viaggi a Porto Empedocle con la San Marco della Marina e un centinaio sul traghetto di linea Cossydra. «L'hotspot sarà svuotato entro martedì dice il prefetto Cocciufa -. Stasera dovrebbe partire un pattugliatore della Guardia di finanza con 120 o 150 persone».

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