Cdm della ripresa Il governo cerca le ricette giuste su manovra, rincari e immigrazione

Al suono della campanella dopo la pausa estiva la premier Giorgia Meloni si troverà di fronte a una serie di dossier

Cdm della ripresa Il governo cerca le ricette giuste su manovra, rincari e immigrazione
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Al suono della campanella dopo la pausa estiva la premier Giorgia Meloni si troverà di fronte a una serie di dossier. L'economia, innanzitutto. Con i primi contatti preparatori in vista della manovra. Ma anche l'emergenza immigrazione e il caro accise. Saranno questi i temi al centro del primo Consiglio dei Ministri al rientro dalle vacanze, previsto per oggi. Un Cdm light, fanno sapere fonti di governo. Una prima discussione per cominciare a mettere a fuoco i nodi di un settembre che già si annuncia «caldo». Con alcune divergenze da limare tra i partiti di maggioranza. Il piatto forte dell'autunno politico sarà la legge di bilancio. Dal ministero dell'Economia e delle Finanze non arriverà nessuna informativa, ma il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti dovrebbe illustrare i risultati delle prime simulazioni e fare il punto sulle risorse disponibili. Un gioco di incastri non semplice, ed è stato lo stesso Giorgetti, al Meeting di Rimini, a parlare di «manovra complicata». Intanto il governo partirà per definire priorità, soprattutto quelle su cui non ci sono faglie di divisione tra le forze politiche del centrodestra. Tra i primi interventi, per cui bisognerà trovare i fondi necessari, ci sono il taglio delle tasse, le pensioni, aiuti per la natalità e le famiglie numerose. Al primo posto, sul fronte economico, per l'esecutivo c'è la conferma del taglio del cuneo fiscale che incide sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Una misura che costerà dagli 8 ai 10 miliardi di euro e su cui tutti i partiti sono d'accordo. Sul fronte pensionistico c'è un dibattito su «Quota 41». Un provvedimento caro alla Lega, ma che Maurizio Lupi di «Noi Moderati» ha chiesto di rinviare. Mentre Fratelli d'Italia punterà molto sul sostegno alle famiglie, a partire dall'ipotesi di una detassazione Ires per le aziende che assumono donne con tre figli. Ancora sulle pensioni, invece, Forza Italia insiste per un ritocco delle pensioni minime. Probabile che si parlerà ancora della tassa sugli extraprofitti delle banche, sostenuta da Lega e Fdi. Il governo punta a trovare 25-30 miliardi per la legge di bilancio, ma la riunione di oggi sarà interlocutoria.

Sul tavolo dell'esecutivo ci sono anche altre questioni. Tiene banco il problema del caro carburante. Le opposizioni sono sulle barricate e chiedono il taglio delle accise. Intervento però escluso dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, anche perché i fondi delle accise potrebbero servire a finanziare alcune misure della legge di bilancio. Dopo l'allarme del sindaco di Lampedusa sull'aumento degli sbarchi, sarà inevitabile un dibattito sui migranti. Con il governo che studia un nuovo «decreto sicurezza» da varare a stretto giro. «Sono necessarie nuove misure già a settembre», ha annunciato il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere espulsioni più rapide e l'inasprimento delle pene per le violenze contro le forze dell'ordine. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti porterà sul tavolo del Cdm anche il rinvio dello stop agli Euro 5 in Piemonte e il dossier dell'equilibrio uomo e carnivori in Trentino.

Probabile l'approvazione del Dpcm Tim, per rendere operativo il memorandum d'intesa firmato il 10 agosto tra il Mef e il fondo americano Kkr, che prevede la presentazione di un'offerta vincolante a Tim per rilevare fino al 20% della Netco, la società della rete fissa.

Mentre, fanno sapere da Fdi, non è ancora stato fissato il vertice dei partiti di maggioranza, annunciato da alcune indiscrezioni per lunedì 4 settembre.

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