Il confronto è aperto, ma la quadra ancora non c'è. Per la Liguria il centrodestra continua la ricerca di un candidato che possa competere al meglio per cercare di riconquistare la Regione, un obiettivo che dopo la tempesta giudiziaria e la lunghissima carcerazione preventiva che si è abbattuta su Giovanni Toti sembrava fuori portata. I sondaggi, invece, mostrano che la vittoria è possibile. Bisogna però uscire dall'impasse e individuare la figura a cui affidarsi per sfidare l'ex ministro del Andrea Orlando, a meno di venti giorni dalla chiusura delle liste.
Ieri in un nuovo vertice a Palazzo Chigi, a nove giorni dall'ultimo confronto tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i leader sono tornati a confrontarsi sulla Finanziaria - presenti anche Maurizio Lupi e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - e a ragionare sulla Liguria. I nomi in ballo restano quelli che ormai circolano da tempo: il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, la giornalista, ex assessore regionale ligure e deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo (nella foto con Toti) e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.
Chi si attendeva un via libera definitivo è rimasto deluso. L'obiettivo della coalizione è quello di presentare il candidato che ha più possibilità di vincere ma si è deciso di prendere ancora un po' di tempo. La partita si è arricchita di un colpo di scena sabato sera quando Rixi ha riaperto una porta che sembrava chiusa. Il numero uno della Lega in Liguria, alla festa di Fratelli d'Italia, è tornato a ragionare su una sua possibile discesa in capo. «Se me lo chiede Meloni posso farlo». Il viceministro però non sembra del tutto convinto e anche la stessa Lega teme che schierando Rixi ufficializzerebbe di fatto la rinuncia a rivendicare il candidato per la Regione Veneto, il prossimo anno. Ilaria Cavo, invece, rappresenta una figura molto popolare sul territorio, può contare su un riscontro importante nei sondaggi - sarebbe in testa tra i candidati possibili - e avrebbe la benedizione anche di Fratelli d'Italia, oltre naturalmente a quella di Giovanni Toti. La Lega però preferirebbe una figura diversa e una discontinuità maggiore rispetto all'esperienza del governatore uscente. Pietro Piciocchi è l'altra scelta possibile, anche se c'è chi sostiene che le sue dimissioni da vicesindaco di Genova andrebbero fortemente a indebolire la Giunta Bucci. Inoltre soprattutto Fratelli d'Italia ritiene che sia troppo poco conosciuto a livello regionale. Insomma al momento la situazione è ferma e resistono alcuni veti incrociati da superare.
È probabile che sulla questione Liguria possa essere convocato un vertice ad hoc per uscire dall'impasse, anche perché il tempo stringe e difficilmente potranno essere messi in campo nomi diversi da quelli su cui si è ragionato in questi giorni.
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