Chiara era nella scarpata. Ferite da taglio: è omicidio

La 15enne uscita domenica per vedere un amico. Trovata a un km da casa: fendenti a gola e torace

Chiara era nella scarpata. Ferite da taglio: è omicidio

Uccisa con profonde coltellate alla gola e al torace e ritrovata a meno di un chilometro da casa.

La scomparsa di Chiara Gualzetti, la quindicenne sparita nel nulla domenica mattina da Monteveglio, territorio di Valsamoggia, nel Bolognese, ha avuto un tragico epilogo. Ieri pomeriggio il suo corpo è stato ritrovato in una scarpata ai margini del bosco, nel territorio del parco regionale dell'Abbazia di Monteveglio. Tra un mese avrebbe fatto 16 anni. Da ore i volontari, che avevano accolto l'appello del papà di Chiara, la cercavano ovunque. Aveva detto ai genitori che usciva per incontrare un amico, ma non vedendola tornare si erano preoccupati. Il telefonino da domenica sera risultava staccato. Così la coppia si era rivolta ai carabinieri e il papà aveva lanciato un appello ai concittadini, condividendo la foto della figlia. Anche il sindaco Daniele Ruscigno in mattinata, attraverso la sua pagina Facebook, aveva chiesto a tutti di partecipare alle ricerche: «Le autorità che hanno in gestione il caso stanno attivando la seconda fase di ricerca, coinvolgendo tutte le risorse operative, attraverso un coordinamento permanente in loco». Per riuscire a rintracciare la quindicenne, si erano organizzate diverse squadre e i concittadini, che risposto con decine di messaggi, si erano dati dei turni per passare al setaccio la zona.

Ma a metà pomeriggio la notizia del ritrovamento senza vita del corpo di Chiara ha cancellato la speranza dei genitori di riabbracciarla viva. La ragazza indossava maglietta e pantaloncini neri con i quali era uscita di casa domenica. Ma era stata finita dall'assassino con fendenti alla gola e sul torace, inferti con un'arma da taglio e il corpo presentava diverse lesioni. Non è chiaro da quanto tempo il cadavere fosse lì e bisognerà accertare se la giovane sia stata uccisa in quel punto o trasportata lì dopo la morte.

A occuparsi delle indagini i carabinieri della compagnia di Borgo Panigale e del comando provinciale, coordinati dal pm Marco Imperato, sotto la regia della Procura ordinaria e di quella per i minorenni perché, se è vero che Chiara aveva un appuntamento con un coetaneo, non è escluso che possa essere l'assassino. I militari stanno cercando di ricostruire le ultime ore della vittima, attraverso i suoi contatti e la testimonianza degli amici. un minore è indagato. Sono state ricostruite le ultime ore della giovane e i suoi contatti. In particolare, gli investigatori si concentrano su un incontro che la ragazza pare avesse con un amico. I carabinieri hanno sentito quattro ragazzi: uno di questi è accusato dell'omicidio e avrebbe fatto, secondo l'Ansa, alcune dichiarazioni rilevanti ammettendo la colpevolezza.

La famiglia Gualzetti vive in un'abitazione di Monteveglio ai piedi della collina, la zona è frequentata da chi ama passeggiare tra i sentieri. Anche domenica c'era molta gente e non è escluso che qualcuno possa aver notato la sedicenne e possa fornire altri dettagli sulla vicenda.

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