L'attacco alla periferia di Chicago era stato pianificato «da settimane», ma al momento non c'è ancora un movente. All'indomani dalla drammatica strage alla parata del 4 luglio ad Highland Park, dove sono morte sette persone e almeno 26 sono rimaste ferite, iniziano ad emergere i primi elementi: dopo una caccia all'uomo di otto ore gli agenti hanno arrestato il 22enne Robert E. Crimo III, indicato come una «persona di interesse».
Sguardo perso nel vuoto, diversi tatuaggi in viso tra cui uno con la scritta «Awake», lo pseudonimo con cui si presentava come rapper online, inizialmente il giovane sembrava uno dei tanti artisti che circolano su Internet: aveva un seguito modesto e postava video e canzoni amatoriali su YouTube e Spotify. Con il passare del tempo, tuttavia, su di lui sono emersi dettagli sempre più inquietanti. Diversi dei suoi post scritti online «riflettevano un piano e un desiderio di commettere una carneficina con un largo anticipo», ha detto alla Cnn la sindaca della cittadina, Nancy Rotering. Il giovane, di origini italiane, aveva due fucili: uno con il quale ha sparato oltre 70 colpi contro la folla e un altro ritrovato nell'auto con la quale era fuggito. La polizia ha spiegato che il killer, dopo aver sparato da un tetto, si è mescolato alla folla buttando via il fucile e indossando vestiti da donna con l'intento in particolare di nascondere i tatuaggi sul volto. Quindi ha fatto ritorno a casa dalla madre prima di prendere la sua auto e allontanarsi. Il ragazzo è stato catturato e arrestato mentre si trovava alla guida nella zona di Lake Forest, a nord della città dell'Illinois. Le autorità hanno fatto sapere che in uno dei video pubblicati da «Awake the Rapper» si vede un personaggio creato al computer con un equipaggiamento tattico e un fucile in mano puntato contro una persona inginocchiata, le mani alzate che implorano pietà. In un altro c'è una persona (pare il sospetto killer) che indossa un elmetto e un giubbotto anti-proiettile dentro l'aula di una scuola, accanto a una bandiera americana, mentre una voce fuori campo con una musica drammatica in sottofondo dice: «Ho bisogno di andarmene ora. È il mio destino. Tutto ha portato a questo; niente può fermarmi, nemmeno me stesso». Secondo lo zio Paul Crimo il nipote era silenzioso, tranquillo, solitario, non aveva mai manifestato comportamenti violenti e stava spesso su YouTube. Alla Cnn ha raccontato di averlo visto la sera prima del massacro, «al computer in camera sua». Bobby, come lo chiamano in famiglia, vive in un appartamento insieme al padre Robert Crimo Jr, fan di Trump come lui. Il presidente americano Joe Biden in occasione delle celebrazioni per il 4 luglio ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime e si è detto «scioccato» per l'ennesimo «episodio di violenza senza senso». Intanto a Filadelfia due agenti sono rimasti feriti da colpi di arma da fuoco sparati alla fine della parata e a New York in sole 9 ore una persona è morta e 12 sono rimaste ferite in una serie di sparatorie.
Ad Akron in Ohio, invece, una cinquantina di persone sono state arrestate durante le proteste dopo la diffusione da parte della polizia di un video shock sull'uccisione di un 25enne afroamericano senza precedenti e disarmato, crivellato da otto agenti con una sessantina di colpi dopo un inseguimento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.