"Colleghi che rovinano la dignità dei medici. Però la burocrazia ci impedisce di radiarli"

La presidente dell'Ordine dei medici italiani, Roberta Chersevani: "Provvedimenti fermi per un caso di incostituzionalità"

Roberta Chersevani
Roberta Chersevani

È presidente della Federazione nazionale dell'ordine dei medici italiani ma Roberta Chersevani è anche una radiologa che ha lavorato in ospedale con tale dedizione che spesso dimenticava persino di «fare pipì fino a sera». E chi ha sposato la professione come lei, non tollera casi di medici assenteisti. Per questo reagisce in modo sdegnato all'ultima notizia di cronaca. «Sono amareggiata perché sono comportamenti disonesti, inaccettabili in qualsiasi settore. Ma se coinvolgono i medici la cosa è più grave: rubare del tempo alle cure dei malati. Non ce lo possiamo permettere».

Cosa potete fare come Ordine per allontanare le mele marce?

«Purtroppo abbiamo le mani legate, il meccanismo disciplinare è perverso. Dobbiamo seguire norme degli anni '50 che prevedono, a seconda della gravità, 4 tipi di sanzione: ammonizione, censura, sospensione, radiazione. Ma il medico può fare ricorso alla commissione centrale esercenti professioni sanitarie e in quel momento il nostro provvedimento disciplinare viene sospeso».

Per quanto tempo?

«Chi lo sa? La commissione è stata bloccata per incostituzionalità e i ricorsi sono fermi da anni».

Ma sembra una beffa, non si garantisce nessuna tutela dei pazienti.

«Infatti. Due anni fa ho radiato a Gorizia un medico condannato in tre gradi di giudizio per violenza sessuale. Ma lui ha fatto ricorso e svolge ancora la professione nel suo studio».

Così però i pazienti perdono fiducia.

«Spero che non sia così. La gente sa che negli ospedali ci sono migliaia di medici che lavorano tanto e guadagnano molto meno di quanto gli spetti perché hanno passione. Poi ci sono i casi brutti, che finiscono sui giornali e purtroppo si parla molto di questi e poco dei medici che salvano vite umane ogni giorno».

Però fa effetto pensare che un medico sotto il camice nasconda il completino da tennis.

«È vero. Io stessa quando ho visto le immagini che inchiodano i medici colpevoli mi sono sentita le ossa rotte. È come se mi fosse passato sul corpo un tir Doveva essere una professione magica, la gente affida la propria salute e la vita e questi cosa fanno? Tradiscono la fiducia della gente. È tutto così triste e brutto».

Quanti casi di assenteismo ci sono in Italia?

«Siamo al lavoro per creare un'anagrafica nazionale dei provvedimenti disciplinari. Attualmente su 442mila medici ci sono circa 1.400 procedimenti trasmessi dagli ordini provinciali. E mi auguro che i casi di assenteismo siano marginali».

Lei cosa farebbe a un medico assenteista?

«È un comportamento inqualificabile: dove va a finire la dignità, il decoro, l'essere medico? Non si può essere leggeri. Sarei per la radiazione».

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