Copyright, sì del Parlamento Ue a riforma: cambia il diritto d'autore

Il Parlamento Ue ha approvato con 348 voti la direttiva. Tajani: "Proteggiamo il patrimonio culturale e creativo europeo"

Copyright, sì del Parlamento Ue a riforma: cambia il diritto d'autore

C'è il sì definitivo alla nuova direttiva sul copyright nel mercato unico digitale dell'Europa. Il Parlamento Ue ha infatti approvato la riforma, ponendo fine a tre anni di lunghi negoziati con 348 voti a favore, 274 contro e 34 astensioni.

Il testo del provvedimento, si propone di adattare la legge europea risalente al 2001 alle nuove realtà dell'era digitale introducendo l'obbligo per le grandi piattaforme come Google e Facebook di mettersi d'accordo (anche economicamente) con editori, giornalisti, fotografi e videomaker per la distribuzione di contenuti. Questo implica che un produttore di contenuto possa decidere di non consentire la sua pubblicazione sulle piattaforme digitali nemmeno a fronte di un compenso. Oltre all'accordo su un equo compenso (la cosiddetta link tax dell'articolo 11), quindi, i "player" del web dovranno anche vigilare che i contenuti coperti da copyrigth non vengano diffusi senza consenso attraverso sistemi di controllo a monte (come previsto dall'articolo 13). Dagli obblighi di legge vengono comunque esclusi gli organismi senza scopi di lucro (come Wikipedia), le start up e le piccole imprese.

"Questo Parlamento ha dimostrato la sua determinazione a proteggere e valorizzare l'inestimabile patrimonio di cultura e creatività europeo", ha detto il presidente Antonio Tajani, "La nostra Unione potrà così beneficiare di regole moderne ed eque

per la tutela dei diritti d'autore per il più grande mercato digitale al mondo. Il Parlamento ha scelto di mettere fine all'attuale Far West digitale, stabilendo regole moderne e al passo con lo sviluppo delle tecnologie".

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