Per una volta Giorgia Meloni sembra essere d’accordo, seppur in parte, con il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In una intervista rilasciata ad Avvenire la leader di Fratelli d’Italia ha ammesso di condividere la richiesta di dimissioni del governo avanzata ieri dall’esponente dem ma ha aggiunto che anche lo stesso De Luca dovrebbe compiere un passo simile."Secondo me, dovrebbe andare a casa anche lui", ha affermato la Meloni.
Il motivo è legato alla gestione dell’emergenza sanitaria in Campania. Una situazione che con il passare dei giorni si sta facendo sempre più difficile tanto che ieri è stato annunciato che la Regione passerà dalla “zona gialla” a quella “rossa che indica rischio alto per il Covid-19. La deputata ha pesantemente criticato il modo di agire del governatore: "Doveva fare l'attore, non il presidente di Regione. Se, mentre montava l'emergenza, avesse impiegato per allestire terapie intensive e posti letto le stesse ore dedicate a ridicoli monologhi su Facebook, forse la Campania sarebbe ora a ben altri livelli sanitari". La leader di Fdi ha anche lanciato un affondo in merito ai costi per curare le persone colpite dal coronavirus: "Per curare un malato di Covid in Campania servono 73mila euro, in Lombardia 5mila. De Luca dovrebbe risponderne e fa scaricabarile sul governo. Ma chi ci casca?".
La diatriba fra De Luca e l'esecutivo non piace alla Meloni. Quest’ultima ha ammesso che lo scontro la"fa arrabbiare parecchio" e sottolinea quanto si starebbe per verificare nel Paese. "Anche se loro lo chiamano diversamente, si sta arrivando a un nuovo lockdown del Paese". Una prospettiva che si doveva scongiurare anche perchè causerà ulteriori colpi all'economia. "Si sarebbe potuto evitare se d'estate il governo si fosse occupato di allestire contromisure per la prevedibile seconda ondata. Mentre noi parlavamo di Covid, loro ci davano degli 'irresponsabili’ e discettavano di legge elettorale...", ha spiegato la Meloni. Ora, è il monito della leader di Fdi, "si rischia di veleggiare verso un disastro" per evitare il quale suggerisce due provvediementi: il primo è quello di inserire nel dl Ristori l'allargamento dei contributi previsti a tutte le attività con calo di fatturato oltre il 33% mentre il secondo riguarda gli ammortizzatori sociali che devonovalere "pure per i lavoratori autonomi".
Allo stesso tempo la Meloni ha voluto rinnovare la disponibilità del partito a collaborare con maggioranza e governo per consentire al Paese di superare questo momento delicato segnato non solo dall’emergenza sanitaria ma anche dalla crisi economica che ne è conseguita. "Siamo sempre stati a disposizione dell'Italia. Lo sto ripetendo dall'inizio dell'emergenza. E non sono chiacchiere: abbiamo avanzato centinaia di proposte, tutte scartate dalla maggioranza. Pensi che, nell'unica convocazione della "cabina di regia’"per il Cura Italia, le portammo già in veste di testi legislativi", ha ricordato la presidente di Fdi.
La Meloni, però, non si arrende tanto che ha lanciato un nuovo appello al presidente del Consiglio invitandolo a prendere in considerazione "e nostre proposte, finora ignorate. E di smetterla di guardare la curva dei sondaggi e iniziare a pensare a quella dei contagi, per evitare guai peggiori all'Italia...".
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