Matteo Salvini torna alla carica contro la Ue. Dopo un periodo nel quale il leader della Lega aveva ammorbidito le sue posizioni , ammettendo che da parte del partito dal lui guidato non c’era la volontà di abbandonare l’eurozona, in una breve intervista rilasciata ad Affaritaliani.it sulle tensioni in Europa sulle misure da adottare per fronteggiare la grave l'emergenza sanitaria legata al coronavirus, non ha usato mezze parole. "Pazzesco. L'Europa si prende altri quindici giorni di tempo per decidere che fare, se, chi e come aiutare. In piena emergenza, con la gente che muore, ora di polmonite domani magari di povertà", ha affermato l’ex ministro dell’Interno.
Salvini, alla domanda se ha ancora senso stare nell'Ue considerato lo scontro tra i Paesi membri e dei no di Germania e degli Stati del Nord alle richieste dell'Italia, ha risposto in modo durissimo: "Altro che "unione", questo è un covo di serpi e sciacalli. Prima sconfiggiamo il Virus, poi ripensiamo all'Europa. E, se serve, salutiamo. Senza neanche ringraziare".
Questo concetto, in sostanza, il leader della Lega lo ha ribadito anche nel corso di una diretta Telelombardia: "Un pensiero di schifo e vergogna all'Europa. Si sono presi quindici giorni i signori dell'Europa per decidere, perchè a Berlino e Bruxelles non hanno capito che la gente sta morendo. Quindi si sono riuniti e hanno deciso che ci penseranno per due settimane se e come aiutare. Se questa è l'Unione europea è una schifezza. Con la gente che muore oggi di polmonite e magari domani di mancanza di lavoro, siccome litigano Berlino, Amsterdam, Roma, Bruxelles, si prendono due settimane per riflettere. Ma andate a cagare".
L’ex ministro ha poi aggiunto che in questa fase di emergenza sanitaria non devono essere ascoltati solo sindaci come Sala e Gori ma anche quelli che amministrano realtà più piccole. "Io devo ringraziare i nostri sindaci che stanno facendo un grande lavoro. Perché si vedono sempre solo Sala e Gori, che lanciano allarmi ma dimenticano di quando facevano aperitivi sui Navigli o andavano al ristorante cinese, come ha fatto Gori con tutta la giunta.
Ma non è ora il momento di ricordare queste cose", ha dichiarato Salvini in modo alquanto polemico. "È però il momento- ha aggiunto- di ascoltare anche i sindaci dei piccoli paesi, e io ho parlato con molti di loro, che sono in grave difficoltà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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