Corte Costituzionale, Amato è il nuovo presidente

L’ex presidente del Consiglio eletto all’unanimità. I suoi vice saranno Silvana Sciarra, Daria de Pretis e Nicolò Zanon

Corte Costituzionale, Amato è il nuovo presidente

Dopo essere stato tra i nomi circolati per succedere a Mattarella al Colle, Giuliano Amato viene eletto all’unanimità presidente della Corte Costituzionale. L’esito viene comunicato dal segretario generale della Consulta Umberto Zingales. Resterà in carica per quasi 8 mesi, fino al prossimo settembre quando terminerà il mandato.

I giudici costituzionali Silvana Sciarra, Daria de Pretis e Nicolò Zanon, invece, saranno i suoi vice, come stabilito nei fatti in quello che è stato il primo atto di Amato presidente. L’ex premier, però, siede in quei banchi dal 1993 quando Giorgio Napolitano lo nominò. Nel successivo settennio, invece, diventa vice presidente sotto Morelli e poi continua a esserlo nell’ultimo periodo con Coraggio.

Amato ha redatto ben 171 decisioni dal suo ingresso alla Corte Costituzionale. Alcune delle pronunce più significative sono quelle sulla trasmissione ai figli del cognome materno, la sentenza che ha eliminato la necessità dell’intervento chirurgico per la rettifica anagrafica del genere e quella che ha esteso agli stranieri l’accesso al servizio civile. Vanno, inoltre, menzionati i provvedimenti in materia di prevenzione, di prestazioni assistenziali e previdenziali ai condannati, nonché quelle sull’ordinamento penitenziario minorile. In tema di rapporti tra poteri dello Stato, si possono annoverare, poi, le pronunce sul sindacato, sui regolamenti parlamentari, sulle ragioni dell’efficienza e tempestività delle decisioni parlamentari in materia economica e di bilancio e sull’abbinamento tra consultazioni referendarie e amministrative.

Il professore emerito di diritto pubblico comparato, nato a Torino da famiglia siciliana e cresciuto in Toscana, comunque, ha ricoperto davvero tutti gli incarichi possibili. A parte quello di Presidente della Repubblica, considerando che è stato due volte ministro del Tesoro, titolare del dicastero per le Riforme Costituzionali e del Viminale, nonché due volte presidente del Consiglio, dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001, si può dire che si sia distinto sempre per sapersela sbrigare in ogni contesto, anche a livello internazionale. Non a caso ha presieduto la Commissione Internazionale sui Balcani nel 2003-2005 ed è stato Vice Presidente della Convenzione sul futuro d’Europa nel 2002-2003. È stato, inoltre, a capo della Scuola Superiore Sant’Anna, dell’Istituto Treccani, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust).

A livello politico, il dottor Sottile, come lo definiva Scalfari, possiamo dire che è si è distinto per il suo essere

socialista, anche se apprezzato a più latitudini. Pur avendo oltre ottanta anni, si mantiene ancora in formissima, considerando recenti scatti che lo hanno ripreso a giocare a tennis, lo sport preferito da quando era adolescente.

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