Guido Crosetto passa al contrattacco. Il neo ministro della Difesa ha scelto Twitter per annunciare querele contro giornalisti e editori. Nel mirino, in particolare, chi lo accusa di conflitto d’interesse. “Ho dato mandato allo Studio Legale Mondani perché sono certo che le condanne in sede civile e penale siano l’unico metodo che direttori, editori e giornalisti possano intendere, di fronte alla diffamazione”, le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia: “Il mio ora è un obbligo Istituzionale: quello di difendere il Dicastero”.
Crosetto annuncia querele
Nel mirino del titolare della Difesa alcuni articoli pubblicati negli ultimi giorni su un presunto conflitto d’interesse. Ricordiamo che Crosetto ha già dato le dimissioni dall’Aiad, la federazione delle aziende dell’aerospazio che aderisce a Confindustria. Il 59enne, inoltre, si è dimesso dalla carica di presidente di Orizzonti sistemi navali, società controllata al 51 per cento da Fincantieri e al 49 per cento da Leonardo.
Crosetto non ha fatto nomi di giornali o giornalisti, ma proprio giovedì il quotidiano Domani ha pubblicato una inchiesta di Emiliano Fittipaldi titolata “Così Crosetto ha incassato milioni di euro da Leonardo”. Il giornale fondato da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri non ha utilizzato troppi giri di parole per giudicare il neo ministro:"Il caso di Guido Crosetto rende evidente l'inadeguatezza di una disciplina del conflitto di interessi scritta dal politico col maggiore conflitto di interessi di sempre [...] Crosetto è stato sottosegretario alla Difesa, poi è diventato un lobbista del settore armi, con incarichi e redditi significativi ricostruiti da Domani".
La polemica social
Se Angelo Bonelli dei Verdi prova a guadagnare un po’ di visibilità invocando le dimissioni di Crosetto per il conflitto d’interesse, sui social network si è accesa una polemica per la presunta minaccia alla libertà di stampa. Una polemica naturalmente strumentale, sollevata per gettare un po’ di fango sul braccio destro di Giorgia Meloni.
Ecco una carrellata di tweet: “Primo atto da ministro: minacciare la stampa. Non c’è che dire, un buon inizio”, “Non è una buona cosa cominciare a intimidire la stampa”, “Iniziare il mandato con le minacce è vergognoso e per niente istituzionale”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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