"Così colpiscono i redditi medi"

Il presidente di Confedilizia: il proprietario tipo è la famiglia

"Così colpiscono i redditi medi"

Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, nel comunicato lei sostiene che il Movimento Cinque stelle ha dichiarato guerra ai proprietari di case. Parole forti...

«Scritto di getto, ma è il risultato di un clima pesante. Sono mesi che a Confedilizia arrivano segnalazioni di situazioni oltre il limite della tolleranza. Ci scrivono proprietari con redditi da 750 euro, 400 da pensione e 350 da affitto. Ora, secondo il M5s, dovranno affrontare altri mesi di blocco degli sfratti, oltre quello già deciso fino al 31 dicembre. Stiamo raccogliendo testimonianze alla email bloccosfratti@confedilizia.it ».

Per ora un emendamento...

«Abbiamo aspettato per capire se fosse una iniziativa solo di alcuni. Venerdì i deputati e senatori M5s delle commissioni Bilancio hanno ufficializzato e siamo intervenuti. Se dovesse passare arriveremo a un anno di blocco».

Con quali conseguenze?

«Situazione intollerabile per il proprietario immobiliare tipo, che in Italia sono le famiglie. Il pubblico non funziona, se è vero che solo a Milano ci sono 10mila alloggi del Comune mandati in malora. Da noi l'affitto da parte della grande proprietà è ridottissimo, a differenza ad esempio della Germania. Ci sono famiglie che hanno messo negli immobili i loro risparmi. Il blocco degli sfratti, che è di per sè un esproprio, non fa nemmeno distinzioni, non prevede contraddittorio per mettere ad esempio in evidenza situazioni in cui la parte debole è il proprietario».

Succede?

«Certo. Così come succede che i proprietari si ritrovano a pagare le tasse su affitti non percepiti, inquilini che infrangono la legge abitualmente, ora tutelati dal blocco. Oppure, forse peggio, inquilini che approfittano della novità e dicono ai proprietari: tanto non puoi farmi niente. Peraltro il blocco non interviene su situazioni di disagio economico provocati dalla crisi da Covid. Blocca gli sfratti esecutivi, quindi per morosità in gran parte precedenti alla pandemia. Non dimentichiamo poi che il 57% dei locatori ha un reddito inferiore a 26mila euro».

Però delle situazioni di difficoltà ora ci saranno ...

«Se ci sono se ne deve fare carico lo Stato. Come ha scritto un nostro associato, il blocco degli sfratti è come obbligare i ristoranti a fornire pasti gratis».

Un po' come il blocco dei licenziamenti?

«Sì, ma almeno quello è a fronte della Cassa integrazione. Nel caso dei proprietari il governo non solo non ha previsto nessun tipo di risarcimento, ma non ha nemmeno pensato a forme di ristoro o di sospensione delle tasse come per le attività economiche che hanno sofferto il Covid».

Vie di uscita?

«Mi auguro che la maggioranza non accetti

questa aggressione al risparmio degli italiani. E mi auguro che si muova anche il sindacato degli inquilini. È loro interesse non danneggiare i proprietari. Molti stanno pensando di non mettere più in affitto gli immobili».

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