Fouzia Taoufiq, una donna 38enne di origini marocchine, il suo bambino di 5 anni per mano e la figlia più piccola, di appena 15 mesi, nel passeggino. Sono morti tutti e tre sul colpo, mentre il terzo figlio, che di anni ne ha 9, si è salvato per un soffio insieme al padre, un 40enne, solo perché avevano appena attraversato la strada rispetto alla mamma e ai fratellini e si trovavano ormai sul lato opposto della carreggiata. Una tragedia della casualità, non per questo meno sconvolgente che ha registrato ieri intorno alle 17.30 questo terribile bilancio ad Albizzate, comune di circa 5mila abitanti a 45 chilometri a sud di Varese, non lontano da Busto Arsizio. Fatale il crollo improvviso dell'imponente cornicione in cemento armato da un edificio ex industriale, l'ex fabbrica «Bellora», in via Gugliemo Marconi, non distante dal centro della località. Si tratta di uno stabile riconvertito e che ora ospita negozi e altri esercizi commerciali, tra cui due supermercati e un ristorante pizzeria, una sorta di piccolo centro commerciale.
La bambina di un anno è stata trasportata in elisoccorso all'ospedale di Gallarate, in arresto cardiaco e in condizioni disperate; poco dopo i sanitari ne hanno confermato il decesso. Il ragazzino di 9 anni, sotto choc, è stato invece affidato al padre e portato all'ospedale di Gallarate per precauzione. Mentre, proprio in seguito al crollo è stato evacuato anche il supermercato che si trova dirimpetto all'immobile crollato, tra i testimoni oculari della tragedia c'era anche il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, vivo per miracolo dopo che è stato travolto dai mattoni crollati dopo che aveva appena tirato giù la saracinesca della sua attività, proprio all'interno dell'ex fabbrica e una donna italiana di 42 anni, una passante, travolta dalle macerie e trasportata in codice giallo all'ospedale di Varese senza mai aver perso conoscenza. «Non riesco a parlare» ha detto il primo cittadino sconvolto a chi ha tentato in qualche modo di contattarlo.
Sul posto sono arrivate tre squadre dei vigili del fuoco (tra cui un'autogru e gli specialisti dell'Usar, Urban search and rescue) e i soccorritori del 118, con due mezzi dell'elisoccorso, oltre alle forze dell'ordine. Le indagini sono in corso non solo per ricostruire la dinamica dell'accaduto e accertare di chi è la proprietà dell'immobile, ma anche per verificare le responsabilità. La prima ipotesi sulle cause della tragedia è quella del cedimento strutturale. La struttura infatti non era fatiscente. Le operazioni di ricerca e scavo tra le macerie sono andate avanti per ore. Poi in serata è arrivata la comunicazione dei vigili del fuoco: «È escluso che ci siano altre persone sotto le macerie. Abbiamo fatto le verifiche anche con le unità cinofile ed escludiamo che ci siano altre persone coinvolte».
Il primo messaggio di cordoglio è arrivato ieri sera dal presidente lombardo Attilio Fontana: «Con immenso dolore apprendo dell'incidente avvenuto questo pomeriggio ad Albizzate. Esprimo il mio dolore e quello di tutti i lombardi unendomi in preghiera». «Silenzio e preghiera per questi angeli» ha scritto invece su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «Una tragedia che lascia senza parole.
Una preghiera per le vittime, una mamma e due dei suoi figli, un bimbo piccolo e una bimba di solo 15 mesi: è un dolore immenso. Un grazie a vigili del fuoco e volontari, un abbraccio commosso a tutta la comunità di Albizzate», ha scritto su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.
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