"D'accordo con gli scafisti" La Iuventa trasferita a Trapani

La nave dell'Ong tedesca posta sotto sequestro è stata scortata da Lampedusa. I legali: «Faremo ricorso»

"D'accordo con gli scafisti" La Iuventa trasferita a Trapani

L a nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet torna a solcare il Mediterraneo, ma solo per raggiungere Trapani. Visto il sequestro preventivo avvenuto a Lampedusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è stata scortata dalla Guardia costiera italiana, la stessa verso cui i militanti dell'organizzazione hanno mostrato sprezzo mentre operavano raccogliendo migranti in mare come meglio ritenevano. Ne è la prova il cartello «Fuck Imrcc» posizionato a prua, con cui la Ong mandava a quel paese il coordinamento dei soccorsi con base a Roma, mostrando «un atteggiamento di scarsa collaborazione verso le direttive impartite da Imrcc scrive il giudice nel provvedimento confermando la volontà di voler effettuare esclusivamente trasbordi su altri assetti navali verosimilmente al fine di non attraccare in porti italiani».

La Iuventa, attraccata alle 17,30 al molo di Trapani, resta sotto sequestro della magistratura a disposizione degli investigatori che la ispezioneranno a fondo anche con l'utilizzo dei cani molecolari. E sui pc della Jugend Rettet la polizia effettuerà accertamenti tecnici. Saranno esaminati gli strumenti di bordo per ricostruire i movimenti della nave mentre era impegnata nei soccorsi. La Jugend Rettet presenterà ricorso messo su da un esperto penalista dell'immigrazione dopo la valutazione del provvedimento del gip puntando sul fatto che la priorità per la Ong sia il salvataggio di vite umane. Questo però - malgrado non sia stato riscontrato a monte un interesse di lucro - non giustifica per la procura di Trapani i presunti contatti tra scafisti e l'equipaggio della Iuventa, immortalato in alcuni scatti che mostrano come i barconi siano lasciati in mano ai trafficanti che, in buona sostanza, trasbordano i migranti sui natanti della Ong e se ne tornano a casa. Pronti per potere riutilizzare le imbarcazioni.

«Nella zona Sar negli ultimi due giorni sono stati recuperati 8 cadaveri di migranti dicono dalla Jugend Rettet - Il sequestro della nostra nave ci impedisce di lavorare nella zona Sar e di aiutare. In questa situazione difficile le parole gentili e l'aiuto pratico dai nostri sostenitori ci danno molta forza». Ma è anche vero che è tanto lo stupore e la rabbia sui social per il comportamento dei volontari della Ong, che sarebbero pure retribuiti e bene.

A far quadrato attorno alla Jugend Rettet c'è la sinistra e le Ong tedesche che contestano il provvedimento. L'associazione Pro-Asyl accusa il governo italiano di «violazione del diritto internazionale». Pensiero condiviso da Linke e Verdi. «Il sequestro della Iuventa non è altro che una banale manovra di ricatto con cui il governo italiano vuole forzare le Ong a firmare un accordo-bavaglio che viola il diritto internazionale» - dice Ulla Jelpke, portavoce della Linke.

La capogruppo dei Verdi al parlamento tedesco,

Katrin Goering-Eckardt, e la collega di partito e portavoce per la politica sui migranti, Luise Amtsberg, sottolineano come le Ong abbiano salvato decine di migliaia di persone e per questo meritino «rispetto e solidarietà».

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