Damiano dei Maneskin alla Camera per sostenere il pdl sulla vulvodinia

Il cantante ha accompagnato la fidanzata Giorgia Soleri alla Camera per la presentazione della proposta di legge sulla vulvodinia

Damiano dei Maneskin alla Camera per sostenere il pdl sulla vulvodinia

Alla Camera dei deputati è stata presentata una proposta di legge per il riconoscimento della vulvodinia e neuropatia del pudendo come malattie invalidanti in modo tale da mettere in campo alcune misure al fine di dare assistenza alle persone che ne soffrono. La vulvodinia è una malattia invalidante, che provoca forte percezione di dolore alla vulva e colpisce circa il 15% delle donne solo nel nostro Paese. Tra le sostenitrici della battaglia per il riconoscimento della vulvodinia come malattia c'è anche Giorgia Soleri, influencer e fidanzata di Damiano David, frontman dei Maneskin, quest'oggi presente alla Camera per sostenerla.

"Sono qui in veste di alleato, cerco semplicemente di dare il mio sostegno, il più possibile, ma il vero lavoro che stanno facendo tutte queste ragazze è incredibile. Sono estremamente orgoglioso dell'opportunità di far parte di questo bellissimo progetto e sono molto felice che si sia arrivati ai luoghi più importanti", ha detto Damiano David al termine della conferenza stampa. Il frontman dei Maneskin ha poi concluso: "Non sono qui solo per Giorgia, ma per tutte le persone che fanno parte del comitato e che soffrono. Adesso, si può solo sperare per il meglio, spero che l'attenzione sia sulle cose giuste".

Giorgia Soleri è stata una delle prime a rendere pubblica questa patologia, aprendo la strada alla creazione di un comitato che oggi ha avuto voce anche alla Camera dei deputati. L'influencer ha raccontato in diverse occasioni sui social la sua malattia, spingendo altre donne a non vergognarsi e a unirsi a lei nella battaglia per il riconoscimento della vulvodinia come malattia invalidante. Un percorso lungo e faticoso che, però, ora sembra stia dando qualche risultato, nella speranza che la proposta di legge possa presto trasformarsi in qualcosa di concreto.

"Ho iniziato a soffrire a 16 anni, la diagnosi è arrivata quando ne avevo 24. Ho passato otto anni della mia vita sentendomi dire che ero ipocondriaca, che tutto era nella mia testa", ha detto Giorgia Soleri in conferenza stampa, facendosi portavoce di tante altre donne con il suo stesso problema. Giorgia Soleri, sottolineando l'importanza di riconoscere la malattia per dare a tutte la possibilità di affrontare il percorso di terapia, ha spiegato di avere "speso decine di migliaia di euro per curarmi. L'ho potuto fare solo grazie al sostegno della mia famiglia e del mio compagno".

La vulvodinia può essere un disturbo gravemente invalidante, perché, come ha spiegato la modella, "non permette di stare seduti a lungo, anche solo un'ora diventa un tempo insopportabile per chi ha i dolori"".

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