Dietrofront Portogallo: tornano le tasse ai pensionati

Dal 2024 stop al regime agevolato per i nuovi arrivi. Costa: "Ingiustificato". Le alternative, dalla Grecia alle Canarie

Dietrofront Portogallo: tornano le tasse ai pensionati
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Clima mite, paesaggi bellissimi, costo della vita basso. Ma soprattutto una tassazione super agevolata, vicina allo zero. Ok, mollo tutto e vado a godermi la meritata pensione in Portogallo. Lo hanno pensato prima e fatto per davvero poi tantissime persone, circa 7mila italiani secondo le stime. Addio alle tasse e ai patemi di arrivare a fine mese, rotta verso quello che per molti è diventato l'Eldorado. O meglio, era l'Eldorado. Perché dal prossimo anno il Paese più a Ovest d'Europa dice basta. A chiudere la porta, il primo ministro portoghese Antonio Costa che ha annunciato come dal 2024 non concederà più l'esenzione fiscale ai pensionati stranieri. «Equivarrebbe a prolungare una misura di ingiustizia fiscale ingiustificata e sarebbe un modo indiretto per continuare ad aumentare i prezzi nel mercato immobiliare». Fine della pacchia.

Eppure sembrava davvero un sogno realizzabile e a portata di volo diretto. Dal 2009 il Portogallo aveva varato incentivi e bonus per chi si trasferiva, con il solo vincolo di avere la residenza per almeno sei mesi all'anno. In principio fu esenzione totale delle tasse con relativo boom. Almeno 15mila pensionati si sono trasferiti: francesi, inglesi ma anche tanti italiani. L'Algarve in primis ma anche la zona di Lisbona le più gettonate, per un buen ritiro a ritmo di Fado. Poi nel 2020 una prima parziale retromarcia che fissava per i nuovi arrivati un'aliquota unica del 10%, comunque estremamente vantaggiosa. Ma le proteste, soprattutto per l'aumento dei prezzi degli immobili, hanno portato il governo socialista alla stretta. Secondo uno studio, tra il 2012 e il 2021 il costo degli alloggi è cresciuto del 78% nel Paese e solo nel corso nel 2023 l'affitto medio di un appartamento è aumentato dell'11%. I portoghesi non l'hanno presa bene e in una ventina di città si sono alternate manifestazioni di piazza e proteste varie per spingere il governo a prendere provvedimenti. Tra le richieste anche lo stop alla norma che prevede l'affitto obbligatorio degli appartamenti sfitti da più di due anni nelle regioni più popolate. E dopo aver varato un aiuto a quasi un milione di famiglie, con la concessione di un mutuo a tasso ridotto per due anni, ecco il dietrofront sui vantaggi ai pensionati stranieri. Chi c'è già, gode e si tiene le agevolazioni. Chi sognava di farlo, dall'inizio del prossimo anno dovrà scegliersi una nuova meta. Sembra infatti che i diritti acquisiti, che garantiscono le agevolazioni fiscali per almeno 10 anni, non saranno toccati ma c'è chi tra i falchi di Lisbona spinge per intervenire anche retroattivamente costringendo al trasloco migliaia di persone.

Diceva Benjamin Franklin: «Di sicuro nella vita ci sono solo due cose, tasse e morte». Ma per chi sognava il Portogallo per evitare le tasse e, in fondo, un po' anche la morte, le soluzioni non mancano. Le più vantaggiose sono Albania, Slovacchia e Bulgaria che offrono l'esenzione totale da imposte per i pensionati stranieri. Non vi convincono le destinazioni e volete qualcosa di più cool per godervi il meritato riposo? La Grecia offre una flat tax al 7% per 10 anni. Niente male. A Cipro va pure meglio: aliquota massima fissata al 5%.

Sempre nel relax del mar Mediterraneo c'è Malta, dove la tassazione sale al 15%, oppure le isole Canarie per cui ci sono detrazioni d'imposta che però diminuiscono con l'aumentare del reddito. Da prendere in considerazione anche la Tunisia (7% di aliquota massima) e Romania, con tassazione al 10%. Le alternative non mancano. Addio Portogallo. Non è (più) un Paese per vecchi.

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