Donna incinta muore: per i medici stava bene

Era andata in ospedale ma era stata rimandata a casa. Nulla da fare per la nascitura

Nadia Muratore

È morta all'ottavo mese di gravidanza, Ingrid Vazzola, 41 anni, insegnante, residente ad Oviglio in provincia di Alessandria ha portato via con sé Alice, la bambina che ancora custodiva in grembo, che doveva nascere tra poche settimane.

Sulle cause del decesso della donna e della sua bambina è stata aperta un'inchiesta da parte della procura di Alessandria e dall'Azienda ospedaliera alessandrina, per accertare eventuali mancanze e responsabilità. Le indagini intendono fare chiarezza soprattutto sul fatto che Ingrid Vazzola si era recata il giorno prima presso il pronto soccorso del nosocomio locale, lamentando dolori e un malessere diffuso dopo una gravidanza trascorsa, fino a quel momento, nel migliore dei modi, senza alcun problema di salute. Dopo la visita di controllo, la donna era stata dimessa e mandata a casa, in quanto, come si legge in una nota diramata dalla Azienda ospedaliera «dopo un periodo di osservazione e monitoraggio, le sue condizioni e quelle del bambino risultavano stabili».

Dopo alcune ore, però, la situazione è precipitata, e lei si è sentita male ma quando è stata nuovamente ricoverata le condizioni di salute risultavano essere «altamente critiche».

«La donna è stata ricoverata in urgenza - spiegano dall'ospedale - ed è stato fatto tutto il possibile per salvarla, ma non c'è stato nulla da fare». Vani anche i tentativi di salvare il feto, giunto già alla 35esima settimana di gestazione.

L'indagine interna e quella dello stesso ospedale, dovranno accertare se nel primo ricovero della quarantaduenne, siano stati sottovalutati il malore ed i dolori che la paziente diceva ai medici di provare. Per fare chiarezza è stata disposta l'autopsia. Tutto era pronto nella casa di Oviglio per accogliere la piccola Alice, che sarebbe dovuta nascere nel mese di luglio: il corredo color rosa, la cameretta accanto a quella del fratellino, nato tre anni fa ma qualcosa è andato storto nella gravidanza di Ingrid ed ora saranno gli inquirenti a spiegare alla sua famiglia e soprattutto a quel bambino che crescerà senza mamma, cosa è accaduto.

La abitava da alcuni anni ad Oviglio, paese originario del marito Stefano Mantelli, ingegnere in una azienda di costruzioni di capannoni. Ma era originaria di Bruno d'Asti e insegnava in un liceo a Nizza Monferrato.

I coniugi erano molto conosciuti nel paese. «Tutta la comunità è sconvolta e parlare in questo momento è impossibile - dice il sindaco Antonio Armano -. L'amministrazione comunale è vicina alla famiglia e di qualunque cosa abbia bisogno, noi ci saremo».

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