Il dramma della grillina che piange in Aula

La deputata Morfino commuove tutti: "È una tragedia che conosco bene"

Il dramma della grillina che piange in Aula
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Anche in quell'ambiente di piccole invidie e spesso grandi rivalità che è il gruppo parlamentare del M5s è difficile trovare qualcuno che non parli bene di lei. Soprattutto ieri. Daniela Morfino è la deputata pentastellata che durante la dichiarazione di voto su una proposta di legge sulla violenza domestica e di genere si è commossa. Perché? «Questo drammatico problema l'ho vissuto sulla mia pelle, in prima persona», dice in Aula Morfino, parlando dello stupro di gruppo di Palermo, tra i fatti di cronaca più discussi di questa estate. La deputata arriva proprio dalla provincia del capoluogo siciliano.

Da Marineo, un piccolo comune di circa 6mila abitanti. È lì che Morfino ha cominciato la sua militanza ultradecennale nel Movimento fondato da Beppe Grillo. Si definisce «un'attivista» più che una parlamentare e arriccia il naso se qualcuno la chiama «onorevole». Tra eletti blasonati e deputati al secondo mandato che arrancano stancamente tra i corridoi di Montecitorio, la grillina che si è commossa alla Camera sembra una reduce dei Cinque Stelle che furono.

Quarantanove anni, insegnante di scuola primaria dal 1998, i suoi pallini sono l'ambiente e il contrasto alla violenza sulle donne. In Commissione Ambiente-Infrastrutture si occupa di transizione ecologica, mobilità sostenibile, energia. E fa parte anche della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio. Da Marineo a Montecitorio, sempre con il M5s. Lo dice lei stessa in una scheda di presentazione che si può ancora trovare sul sito del Movimento. «Nel 2009, dopo la nascita della mia bambina, entro a far parte del M5S. La paura di un futuro sempre incerto per i nostri figli, ma soprattutto la carica, l'entusiasmo, le idee, i progetti di Beppe mi hanno dato l'input per interessarmi della politica seriamente», scrive. Poi puntualizza: «Ho fatto politica solo con il M5S». Un percorso fatto di video-riprese artigianali delle sedute del consiglio comunale di Marineo, banchetti e Meetup. È la generazione Vaffa Day che ancora resiste in Parlamento. Solo che prima di Grillo c'erano stati gli scout, di cui Morfino ha fatto parte per 12 anni.

Nonostante il profilo da attivista «pura», la deputata palermitana ha inseguito a lungo il sogno di un seggio parlamentare. Nel 2018 il suo nome era apparso sui giornali perché era stata esclusa dalle liste delle elezioni politiche senza ricevere una spiegazione. L'anno dopo ci ha provato alle Europarlamentarie.

In quell'occasione era circolato un audio che l'avrebbe vista protagonista di una presunta «cordata» per ottenere più preferenze. L'anno scorso l'elezione a Montecitorio nel collegio plurinominale Sicilia 1, subentrata a Giuseppe Conte, proclamato eletto in Lombardia. Alla Camera, con il cuore al M5s delle origini.

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