Dopo una lunga assenza, Michele Santoro è tornato in tv e ha scelto il programma quotidiano di Lilli Gruber. Il giornalista è andato a ruota libera su tutti i temi affrontati dalla conduttice, senza risparmiare colpi su colpi. Ha lanciato bordate al M5S e si è scontrato con Gad Lerner, in collegamento. Ha detto la sua su Beppe Grillo ma a suo dire si sarebbe dato un freno per il clima politicamente di oggi, che non permette la massima libertà di parola.
Lerner contro Santoro
Michele Santoro con Lilli Gruber ha accennato al suo passato televisivo, ai suoi trascorsi in Rai e non si è potuto fare a meno di notare un restrogusto nostalgico nelle sue parole, che non è sfuggito nemmeno a Gad Lerner, in collegamento. I due giornalisti hanno lavorato a lungo insieme ma la firma de Il Fatto Quotidiano non ha risparmiato a Michele Santoro una bordata velenosa: "Meno male che c'è con noi la professoressa Viola a stemperare questa atmosfera di revival un po' da combattenti reduci".
Il riferimento di Lerner è stato al momento in cui l'ex conduttore di Servizio pubblico ha accennato al suo trascorso in Rai. "Gli esuli... Certamente il pensiero critici richiede uno sforzo che le regole della televisione attuale rendono più complicato. Anche perché dobbiamo stare attenti: il pensiero critico non è il pensiero anti-scientifico", ha proseguiito Lerner prima di essere inerrotto da Santoro. "Tu hai sempre questa tentazione di spedirci tra i pensionati, anche se tu in pensione non ci vai volentieri. Io non mi sento un reduce, io mi sento uno che ha delle cose da dire anche oggi", ha replicato Santoro con il sorriso, nonostante si percepisse una certa irritazione.
"I 5 Stelle si sono accomodati"
Nel corso della puntata, Michele Santoro ha ribadito il concetto: "La televisione è ovvio che mi manca, è il mio lavoro, e io mi sento ancora capace di fornire qualche contributo. Ma evidentemente un personaggio come sono io, in una situazione dove il conformismo si estende ovunque come una cortina di fumo, è un pò difficile". Santoro non risparmia la Rai, dove ha lavorato a lungo e coglie l'occasione per pungere il Movimento 5 Stelle: "Mi sarei aspettato che l'era dei 5 Stelle avrebbe portato una trasgressione violenta nella Rai, invece mi sembra che si siano accomodati alle proprie poltrone, piuttosto che riformare il servizio pubblico".
Il caso Grillo
Infine, Michele Santoro ha fatto un passaggio anche sul caso Grillo: "I ragazzi sono stati sentiti un mese dopo la denuncia della ragazza. Siamo nel pieno di una crisi politica nel Paese, questa cosa è stata tenuta in silenzio, nel frattempo i carabinieri sono andati in giro a fare domande. Mi risulta che questi ragazzi si sono presentati al primo interrogatorio già con gli avvocati e con una versione stabilita. È vero questo? Spero sia falso".
La critica del giornalista è aspra: "Dopo che una ragazza denuncia uno stupro devi immediatamente interrogare gli altri, anche per capire se è una mitomane. Queste indagini sono state fatte così? E i telefoni dopo quanti giorni sono stati sequestrati?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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