Ecco perché l'educazione non funziona

Ecco perché l'educazione non funziona

È in atto un progressivo indebolimento dell'istituto famiglia in senso tradizionale. Di conseguenza, diventa sempre meno certa una sede fondamentale del processo educativo. Inoltre, molti genitori traducono il loro ruolo in possibilismo e concessivismo esagerati, scambiando la flessibilità con l'abdicazione. Si è diffusa un'interpretazione molto discutibile del rispetto della libertà dei figli e dell'esigenza di non vincolare la loro personalità. Tutto tende ad essere relativo: vengono a mancare i riferimenti fondamentali. Ferma restando la distinzione tra educazione ed istruzione, la scuola deve assolvere un ruolo fondamentale anche nel processo educativo. Questo ruolo, però, si è sempre più indebolito. Si registra una moltiplicazione delle scuole con un numero enormemente inferiore di docenti veramente preparati ed aggiornati. Riecheggia il vecchio interrogativo: chi custodisce i custodi?

Al di là della (importante) distinzione tra buoni e cattivi maestri, si sta registrando una crescente mancanza di rispetto nei confronti degli insegnanti non solo degli studenti ma anche degli stessi genitori. Il che manda in crisi il processo educativo storico. Vi è un'età molto giovane nella quale il processo di assimilazione è massimo: la stessa Storia, ad esempio, può essere insegnata in modo da alimentare comprensione e fratellanza, nonostante eventuali drammi del passato, oppure per alimentare l'odio, come sta avvenendo, in non pochi casi, in Medio Oriente. Sul piano dell'educazione, sembra necessario dall'inizio un insegnamento efficace dei princìpi dell'educazione civica. Se ne parla da tantissimi anni, ma l'auspicio non si traduce mai in realtà, con le conseguenze visibili a tutti. È altrettanto necessario un insegnamento precoce della lingua inglese, «lingua franca» internazionale. In passato, si usava dire: «Impara a leggere e a scrivere e sarai una persona libera». Oggi è altrettanto sostenibile, soprattutto per le nuove generazioni: «Impara la lingua inglese e ti sottrarrai al rischio della schiavitù». Infatti, molto del «nuovo» si origina in lingua inglese. Chi non lo conosce è vincolato a decisioni altrui per poter accedere, grazie alla traduzione, al «nuovo». Certo, l'influenza dei coetanei e delle mode dell'epoca è, a sua volta, inevitabile e significativa. Aumentano sempre più i giovani che risultano vittime di alcool, droga, protagonisti di incivili comportamenti di bullismo e di violenze. Inoltre, si stanno diffondendo sempre più le baby gang di minorenni protagonisti di comportamenti «criminali».

Per questo, la necessità di genitori capaci sul piano educativo si generalizza. Non basta essere bravi genitori per i propri figli. Occorre che siano altrettanto bravi i genitori dei coetanei. Occorre che la scuola, luogo tipico di incontri tra coetanei, sia all'altezza del suo ruolo al riguardo.

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