C' erano Sting e Shaggy, c'era Tom Jones e Kylie Minogue, c'era Charles, il principe. Tutti riuniti per l'anniversario illustre, regale. Infatti davanti a loro al posto della torta, anzi come una torta, c'era soprattutto lei, la regina, Elisabetta, addobbata alla bisogna, vestita di un abito in tessuto ricamato, beige il colore, bianchissimi i capelli, reduci da messinpiega e gonfi come si usava nei favolosi anni della Swinging London. Le labbra coloratissime di rosso e la collana con tre giri di perle al petto, Elisabetta ha concesso a Charles il discorso di festeggiamento per i novantadue anni, il pubblico ha ascoltato riverente per qualche secondo, fino a quando, Charles, spiazzando il protocollo consueto, tenendo la mano sinistra all'interno della tasca del doppiopetto, a Lei si è rivolto, dopo un prevedibile «Vostra Maestà», con un sussurro «Mummy», Mamma. A questo punto, Lei, Elisabetta la regina ha come abbandonato il trono, la corona, le insegne, si è tenuta stretta la borsetta nera al braccio e ha fatto roteare gli occhi al cielo, non so se per compassione o per rendere ancora più infantile quel figlio con le gote imporporate per l'emozione e per l'affettuosa carezza.
Insomma anche i Windsor sono una famiglia, regnante ma vivente, Charles ha voluto dare un segno che di Mummy ce ne è una sola, Elisabetta ha pensato che in attesa di lasciare il regno dovrà ancora fare i conti con le mattane di questo figlio.
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