Erdogan-Putin, colloqui sui corridoi del grano. Mosca facilita la cittadinanza russa agli ucraini

Ankara: "Agire per le esportazioni". Prosegue il piano di russificazione

Erdogan-Putin, colloqui sui corridoi del grano. Mosca facilita la cittadinanza russa agli ucraini

Nelle città occupate nella prima fase del conflitto, soprattutto quelle nel sud e nell'est dell'Ucraina, la «russificazione» è cominciata da mesi. E nonostante gli ucraini cerchino per lo più di resistere, i tentativi di integrazione forzata della popolazione vanno avanti tra coercizioni e forzature più o meno esplicite.

Anche l'ultima mossa del presidente Vladimir Putin va in questa direzione: un decreto, firmato ieri, che stabilisce procedure agevolate per l'ottenimento della cittadinanza russa per «chi risiede stabilmente» in Ucraina e nelle due autoproclamate repubbliche del Donbass, Lugansk e Donetsk, che Mosca ha riconosciuto come indipendenti prima di lanciare la sua offensiva a fine febbraio. La precedente versione del decreto, che risale a fine maggio, si applicava solo ai residenti delle regioni separatiste. Già a inizio maggio a Kherson il Cremlino aveva annunciato che avrebbe cominciato ad emettere passaporti russi, stessa procedura agevolata era stata prevista per gli abitanti di Mariupol. Come accaduto in occasione del primo decreto, ieri Kiev ha denunciato «un'altra violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, incompatibile con le norme e i principi del diritto internazionale». La strategia di Mosca è tutt'altro che nuova, tanto che sin dal 2019 nelle province di Donetsk e Lugansk erano stati rilasciati oltre 700mila documenti con un iter di soli due mesi. Una pratica che il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva segnalato alla Ue chiedendo di intervenire su Mosca. Adesso Putin ha allargato la platea di chi può chiedere il passaporto russo saltando i normali step: «I cittadini dell'Ucraina, della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) o della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) e le persone senza cittadinanza che vivono permanentemente in DPR, LPR o Ucraina, hanno il diritto di presentare domanda per l'ammissione alla cittadinanza della Federazione Russa tramite procedura semplificata», si legge nel decreto. La notizia arriva l'indomani della consegna, da parte del ministro dell'Istruzione russo, Sergey Kravtsov, dei primi libri di testo dalla Russia alla città di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, per cominciare a fare una sorta di «lavaggio del cervello» agli studenti raccontando loro una versione diversa della storia. In alcune città del sud dell'Ucraina occupate da tempo è stato introdotto il rublo come moneta corrente e sono stati sostituiti con quelli russi tutti i simboli dello Stato ucraino. Questo pure a Kherson, dove sono stati bloccati anche YouTube e Instagram.

Sul fronte del grano, invece, ieri le prime otto navi straniere sono entrate nei porti ucraini per esportare prodotti agricoli, mentre Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per aprire i corridoi che consentano di far ripartire le navi bloccate nei porti del Mar Nero cariche di almeno 35 milioni di tonnellate di cereali ucraini che rischiano di marcire e creare una crisi alimentare di portata mondiale.

Erdogan ha detto al presidente russo che «è giunto il momento di agire per attuare il piano per la creazione di corridoi per l'esportazione del grano» ucraino. Poi il presidente turco ha parlato anche con il collega Volodymyr Zelensky.

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