Una folle corsa nella nebbia, a velocità altissima, dopo aver seminato un'auto dei carabinieri che voleva fermarli, è costata la vita a tre ragazzi, mentre altri quattro sono rimasti gravemente feriti.
È questo il bilancio del drammatico incidente accaduto nella notte tra sabato e domenica a Cantalupo, piccola frazione alle porte di Alessandria, in Piemonte. Viaggiavano in sette su una Peugeot omologata e tornavano da un sabato sera trascorso a divertirsi: velocità, nebbia e asfalto viscido sono state le cause dell'impatto avvenuto dopo la fuga dalle forze dell'ordine. Minuti concitati di un inseguimento che è finito dopo alcuni chilometri: secondo una prima ricostruzione dell'incidente, erano circa le 4 del mattino quando una gazzella dei carabinieri li ha visti procedere a zig zag, nel quartiere Cristo ad Alessandria e ha cercato di bloccare quella macchina il cui conducente non sembrava essere molto lucido. A nulla, però, sono serviti i lampeggianti per intimare l'alt: il giovane al volante invece di fermarsi, ha accelerato e in breve tempo è riuscito a seminare i militari, dirigendosi fuori città. I carabinieri erano ormai lontani quando il ragazzo che guidava la Peugeot a velocità molto elevata, lungo la statale tra Cantalupo e Cabanette, ha totalmente perso il controllo dell'auto che ha sbattuto prima contro un guard-rail per poi carambolare contro un passaggio a livello, dopo un volo di oltre una decina di metri. L'auto ha finito la sua corsa dentro al cortile di una casa, sorvolando anche un bombolone di gpl: se fosse stato centrato l'impatto avrebbe provocato uno scoppio devastante. Quando i carabinieri li hanno raggiunti, si sono trovati di fronte una scena drammatica: sei dei sette ragazzi che erano a bordo della Peugeot, sono stati sbalzati fuori dall'abitacolo della vettura, mentre uno è rimasta incastrato tra le lamiere e per estrarlo sono intervenuti i vigili del fuoco. Sono morti sul colpo: Lorenzo Pantuosco 23 anni, Lorenzo Vancheri 21 anni e Denise Maspi di 15 anni, la più giovane del gruppo. Gli altri giovani sono stati trasportati tra gli ospedali di Alessandria e di Novi Ligure: due sono in gravissime condizioni mentre gli altri due sono stati ricoverati in codice giallo. Tra i feriti anche il ragazzo di 22 anni che era alla guida, che è stato arrestato dai carabinieri e indagato per omicidio stradale aggravato. Su di lui verranno eseguiti gli esami per accertare le sue condizioni psicofisiche, per capire se avesse bevuto o assunto sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida. Poche ore dopo lo schianto, si era diffusa la notizia - poi risultata inesatta - che anche un quarto ragazzo fosse deceduto. Un arresto cardiaco temporanea aveva fatto temere che anche Vincenzo Parisi di 21 anni, fosse deceduto, invece il suo cuore ha riacquistato il battito ed ora si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva e le sue condizioni sono molto gravi.
Nell'impatto è stato danneggiato il passaggio a livello e la circolazione dei treni in quel tratto, tra Alessandria ed Acqui, è stata bloccata per diverse ore. La dinamica del tragico incidente è ancora al vaglio degli inquirenti ma pare chiaro che il conducente della vettura abbia perso il controllo per l'alta velocità e anche per le condizioni climatiche avverse, tra la nebbia che ha reso scarsa la visibilità e il gelo di questi giorni che ha reso le strade scivolose. Nei prossimi giorni, quando le loro condizioni fisiche e psichiche lo consentiranno, i carabinieri sentiranno a verbale i ragazzi che erano a bordo della vettura, diventata un proiettile impazzito lungo una strada viscida come il sapone.
La comitiva di amici arrivava da una festa e stavano rientrando a casa.
È probabile che il ragazzo alla guida, invece di fermarsi all'alt dei carabinieri abbia accelerato per sfuggire ad un controllo stradale per il timore che l'alcol test potesse rilevale un indice alcolemico fuori dai limiti di legge per poter guidare. Una decisione tragica che è costata la vita a tre giovani e ha distrutto dal dolore le loro famiglie.
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