"Finalmente faremo chiarezza sul Covid. Non sarà certo un plotone d'esecuzione". Intervista a Marco Lisei

Il presidente della commissione d'inchiesta: "Si è già perso molto tempo, bene che il Parlamento indaghi"

"Finalmente faremo chiarezza sul Covid. Non sarà certo un plotone d'esecuzione". Intervista a Marco Lisei
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Il senatore Marco Lisei è stato scelto per guidare la Commissione bicamerale d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid che si appresta a iniziare i lavori.

C'è chi come l'ex premier Giuseppe Conte parla di questa commissione come di una vendetta politica.

«È una valutazione politica legittima. Però nelle commissioni di inchiesta partecipano tutti i partiti. E ognuno porta la sua prospettiva. Non ho mai visto un plotone d'esecuzione nel quale partecipano anche le vittime. Il mio compito è di garantire che tutti possano esprimere il proprio punto di vista. Però è necessario partecipare per esprimerlo».

Presidente Lisei qual è il primo passo da compiere?

«Il primo passo è quello di convocare l'ufficio di presidenza al fine di iniziare subito i lavori della commissione».

Per quando è convocato l'ufficio di presidenza?

«All'inizio della prossima settimana. Stiamo ancora aspettando che i partiti dell'opposizione ci dicano chi sono i loro capigruppo che entreranno appunto nell'ufficio di presidenza».

C'è il rischio di rallentare i lavori?

«Sì è già perso molto tempo. L'istituzione e la composizione di questa commissione ha sofferto dello scontro politico sul tema e del conseguente ostruzionismo dell'opposizione».

Da dove iniziate il vostro lavoro?

«Si possono usare vari criteri (temporale o per materia). Spetterà all'ufficio di presidenza stabilire quale criterio seguire. La scelta del criterio temporale indagherebbe, ad esempio, sulle prime reazioni alla pandemia, sulle misure adottate, piano pandemico, Cts, e così via».

Durante l'emergenza pandemica era stato criticato da molti l'imposizione del lockdown.

«L'articolo due della legge che istituisce la Commissione indica quali temi affrontare. E tra questi c'è anche l'utilizzo degli strumenti di contenimento della pandemia e le modalità del lockdown».

La gran parte del mondo scientifico approvò le misure adottate. Pensa che troverete difficoltà nell'individuare «periti» imparziali?

«Parto dal presupposto che gli scienziati come i tecnici siano tutti imparziali. Dopodiché ognuno porterà il suo contributo o la sua idea. D'altronde ogni questione sarà analizzata da prospettive differenti».

Verranno ascoltati anche l'allora premier Conte e il ministro Roberto Speranza?

«Verranno sentite le persone coinvolte direttamente nelle decisioni. E sul resto valuterò con l'ufficio di presidenza, nel rispetto dei regolamenti».

Vi occuperete pure delle forniture di mascherine e dei famigerati banchi a rotelle?

«Sono stati elementi importanti nella gestione dell'emergenza pandemica. Tutte le dotazioni, a partire dai dpi (dispositivi di protezione individuali), e le modalità della loro acquisizione saranno elemento di indagine».

L'ostruzionismo dimostrato dalla sinistra nella creazione di questa commissione secondo lei dimostra che c'è qualcosa da nascondere?

«Questo dovrebbe chiederlo a loro».

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